sabato 6 luglio 2024

Il lesto Zaia. Venti staterelli litigiosi e divisi: ecco l’anarchia differenziata – Alessandro Robecchi


Considerato erroneamente quasi “di sinistra” soltanto perché è più intelligente di Salvini (come il 99,7 per cento della popolazione), Luca Zaia ha deciso di accelerare sulla cosiddetta Autonomia Differenziata. Si tratta di una legge votata da Meloni per tirare un osso a Salvini, sperando che poi Salvini lo restitusca in forma di bistecca: il Premierato. Insomma è il solito metodo “qui-la-pecunia-qui-il-cammello” in cui, un po’ maldestramente, si è consegnato il cammello a credito, e la pecunia chissà, vedremo.

Luca Zaia, imperatore del Veneto, è determinato ora a portarsi avanti col lavoro: l’Autonomia Differenziata prevede 23 materie (23) su cui oggi decide la Repubblica Italiana, parlandone da viva, e su cui un domani decideranno vari principati, signorie, monarchie costituzionali, autocrazie clientelari, oligarchie più o meno elette, governatori di regioni e tribù sparse per il territorio della Penisola. La legge si chiama Autonomia Differenziata, ma solo perché “Un, due, tre, casino!” suonava brutto sulla Gazzetta Ufficiale.

Vediamo il bicchiere mezzo pieno: finalmente capiremo meglio quei film americani in cui puoi rubare un cavallo in Utah, ma non bere una birra in pubblico nell’Iowa, dove se attraversi fuori dalle strisce pedonali ti arrestano in Missouri, ma puoi circolare con un mitragliatore nella borsetta in Carolina del Sud, oltre al Texas dove puoi fare il cazzo che vuoi. Poi, se compi un reato qui e attraversi un confine là, ti si scatena dietro una squadra dell’Fbi, e c’è sempre qualcuno che grida “Ehi! E’ un reato federale!”. Così si rilancerà anche il cinema italiano, e vedremo Thelma e Louise che scappano in macchina nel tentativo di scollinare in Abruzzo.

Ancora non sono stati definiti i LEP., che significa Livelli Essenziali di Prestazione, cioè un minimo sindacale sotto il quale non si può andare. Esempio: ti sloghi una caviglia in Veneto e viene a prenderti un elicottero con le pale in cristalli Svarowski e due infermiere finaliste di miss Universo, ma se la caviglia te la sloghi in Molise potrebbero abbatterti sul posto con una pietosa fucilata.

A leggere le ventitré materie in cui ogni regione potrà fare quello che vuole indipendentemente da dettagli trascurabili come la Costituzione o le leggi dello Stato, ci aspetta un gran lavoro. Interessante il capitolo “Rapporti Internazionali”, per cui ogni regione potrà di fatto avere interscambi diplomatici e geopolitici in giro per il mondo e nella Unione Europea, tipo l’ambasciata della Calabria a Oslo, o il consolato piemontese in Kazakistan. Naturalmente non sono sfuggite all’acuto legislatore alcune materie come finanza pubblica, sistema tributario, previdenza, casse di risparmio eccetera eccetera, così che uno dovrà andare in giro con documenti che attestano la sua appartenenza a una determinata regione, e in base a quelli avrà diversi trattamenti, sia fiscali che pensionistici. Una cosa che prelude a interessanti scambi di prigionieri in caso di guerre interregionali: settantadue pensionati lucani in cambio di un pensionato lombardo. La cosa più divertente della riforma è l’istituzione di una Cabina di Regia del governo nazionale in cui una manciata di burocrati di nomina politica potranno dire cosa è esagerato, in quella deliziosa anarchia, e cosa no. Per esempio, quando abbatteranno a fucilate (LEP) quello che si è slogato una caviglia in Molise o si è tagliato un dito nelle Marche, decideranno il calibro, l’ora dell’esecuzione, e se sia lecito avvertire i parenti.

da qui

Nessun commento:

Posta un commento