lunedì 26 agosto 2024

Dissociazione cognitiva di massa - Tiziano Tanari

 

Ci nascondono la verità, sempre


Il nostro tempo è caratterizzato da una complessità mai vissuta prima nella storia dell’umanità. Il mondo, e le sue infinite realtà, ci pervadono ogni giorno attraverso media e Internet, un flusso ininterrotto di notizie che ci coinvolgono direttamente o indirettamente e che devono, almeno in buona parte, essere decodificate e recepite nel modo più veritiero; solo questo ci può permettere di sviluppare una visione delle cose lucida e consapevole. E qui inizia il problema, forse il problema più grande; ormai è un dato di fatto incontestabile: l’informazione istituzionale, a tutti i livelli, è totalmente manipolata e funzionale ai poteri dominanti che, oggi più che mai, hanno una natura sovranazionale e obiettivi che nulla hanno a che vedere con l’interesse e la tutela dei Popoli. Stiamo, inoltre, assistendo a un incredibile e sfrontato aumento del livello di censura, soprattutto nei social e nei canali internet in genere, essendo questi ultimi l’unica alternativa alla squalificata e squalificante informazione mainstream.

Sorprende vedere come la massa accetti tutto questo senza nessun tipo di reazione né di sentita indignazione e in questo possiamo iniziare a intravedere  quello che in molti ritengono la grande anomalia del nostro tempo: la strana, irrazionale e limitante apatia con conseguente calo cognitivo delle popolazioni; in particolare intendiamo focalizzarci su quelle occidentali, europee e soprattutto nazionali che paiono particolarmente attenzionate in quanto rappresentano forse l’ultimo baluardo culturale da superare per raggiungere il potere assoluto. Poteri finanziari e multinazionali hanno ridotto il mondo come il loro giardino di casa; pongono e predispongono le loro trame costantemente ma lo devono e lo possono fare solo con il consenso delle masse perché noi siamo in tanti e loro sono pochi, molto pochi. Da qui la loro strategia si basa su alcuni punti fondamentali: depotenziare le capacità cognitive delle persone, condizionare la loro mente con informazioni e metodi comunicativi manipolatori e fuorvianti funzionali all’accettazione inconscia dei loro piani e, in ultimo, di un costante e multilaterale tentativo, sottile ma fortemente invasivo, di dividerci, di impedire le formazioni di comunità che si possano organizzare e imporsi come ostacolo ai loro progetti di dominio.

Il punto di svolta è rappresentato dall’avvio della pandemia; dal suo apparire in poi, abbiamo visto questi fenomeni crescere in modo esponenziale: tutti i media a sostenere maniacalmente le teorie sulla natura dell’epidemia, della sua evoluzione (vedi varianti) e, soprattutto, sull’imposizione dei cosiddetti vaccini, tappa fondamentale di arrivo del progetto pandemico, perchè di un progetto pianificato si è trattato.

Analizziamo il processo folle e palesemente irrazionale di quel periodo: un coronavirus, peraltro avevamo già trattato lo stesso genere di virus nel 2003, viene pubblicizzato come un virus sconosciuto di cui non si hanno cure; con il terrore che ci infondono, ci costringono ad assurdi lockdown; non ci curano !!!!!! Non si è mai visto, nella storia della medicina, che persone malate non vengono curate premeditatamente. Questo ovviamente causa una serie infinita di morti e sofferenze inaudite a persone che arrivavano all’ospedale in condizioni critiche perchè non curate, in quanto “tachipirina e vigile attesa” non si può considerare certo una cura.

Iniziano a comparire le prime testimonianze di medici e specialisti coraggiosi che, andando oltre le regole, seguivano i loro pazienti e li curavano; ebbene, invece di ascoltare le loro esperienze e farne tesoro, venivano invitati nei talk show per essere ridicolizzati e trattati come ciarlatani. Pazzesco! I Premi Nobel venivano oscurati, privati di qualsiasi apparizione pubblica e continuamente delegittimati da altri medici, servi del sistema, e liquidati come vecchi “rincoglioniti”; queste erano le basi che hanno impedito un reale e costruttivo confronto scientifico. Non possiamo esimerci, inoltre, dal sottolineare la violenza e l’acredine con cui hanno scatenato una guerra ai cosiddetti no-vax; e qui iniziamo a vedere come la tecnica del divide et impera viene attuata in tutta la sua più smaccata evidenza. Ultima tappa di questo calvario sociale si è attuata con l’imposizione (di fatto) vaccinale e con il coronamento finale dell’istituzione del green pass, strumento con il quale hanno commesso i più grandi crimini contro i diritti costituzionali dei cittadini, anche se, quasi sin dall’inizio, ne avevano verificato non solo l’inutilità, ma addirittura la sua propensione ad aumentare la possibilità di contagio.

A questo punto, possiamo fare una prima riflessione: senza bisogno di essere degli esperti scienziati, ma solo con un po’ di informazione alternativa e un minimo di buonsenso, come potevamo non accorgerci tutti della criminale malafede e inaffidabilità del sistema e delle sue istituzioni? Eppure, oggi, per l’ignavia di milioni di italiani, si parla di nuovo di programmi di vaccinazione. In Europa addirittura sta per essere varata la nuova tessera vaccinale europea in simbiosi con l’OMS che ha perfino tentato di far passare una legge che le dava potere decisionale assoluto su tutte le nazioni in caso di nuove pandemie; OMS, peraltro, ben rappresentato dal suo presidente (si invita il lettore a documentarsi sulla sua biografia).

Passiamo ora al successivo evento di importanza planetaria: la guerra in Ucraina. Anche qui assistiamo all’imposizione di un nuovo pensiero unico basato su una grottescamente falsa narrazione funzionale alla criminale propaganda atlantista tesa a coprire i veri responsabili delle cause che hanno portato all’attuale e più che preoccupante evento bellico. La tecnica è sempre quella: censurare i canali di informazione non allineati, criminalizzare chi ha visioni diverse dal pensiero unico dominante, falsificare la natura degli eventi e delle motivazioni politiche russe. Con messaggi semplici e slogan immediati tipo “c’è un invasore e un invaso” (sarebbe più giusto definirlo invasato), si comincia a manipolare le menti dei meno informati. E qui vediamo l’inaccettabile posizione della stragrande maggioranza dei cittadini italiani indifferenti e incapaci di rendersi conto dei terribili rischi che corriamo permettendo questa criminale politica occidentale, espressione dei veri aggressori (l’invasione dei territori russi intorno a Kursk ne sono una palese testimonianza).

Mi preme citare, tra gli eventi di importanza planetaria, il Genocidio di Gaza, una vera e propria manifestazione del male assoluto dove violenza, crudeltà, cinismo, razzismo e alienazione mentale hanno toccato vertici impossibili da superare; anche qui, è necessario sottolineare la reazione quasi indifferente del mondo a queste inaccettabili atrocità. La propaganda sionista si manifesta con una contraddizione di fondo palese quanto inaccettabile: vittime dell’Olocausto, oggi, stanno perpetrando lo stesso identico crimine ma, nella narrazione mediatica, riescono a confondere gran parte delle menti dell’opinione pubblica facendosi passare da colpevoli criminali a vittime.

E’di questi giorni la propaganda in corso alle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti; vedere masse intere adoranti di personaggi ambigui e altri palesemente squalificati con evidenti deficit cognitivi fanno mettere in dubbio anche una minima capacità di raziocinio di queste persone.

Il fenomeno incredibile è: come può la mente di tante persone non prendere atto della verità dei fatti, ma soprattutto come può aver raggiunto un livello di disumanizzazione tale da non inorridire e indignarsi davanti a tanta ingiustizia e tanta sofferenza? Indifferenza, apatia, egoismo, superficialità, amoralità, utilitarismo, irrazionalità sembrano le caratteristiche fondanti che delineano la personalità dell’uomo del terzo millennio.

Questi eventi sono sufficienti per comprendere gli effetti devastanti di poteri globali atlantisti e guerrafondai che hanno il palese scopo di sottomettere i propri popoli perseguendo ostinatamente un controllo unipolare del mondo. Gli strumenti che hanno a disposizione sono potentissimi e fortemente invasivi e hanno come fine ultimo l’alienazione delle masse. I risultati sono evidenti a tutti gli osservatori più attenti: stiamo assistendo ad una atomizzazione della società dove vengono sistematicamente disgregati tutti i principali punti di riferimento, etici, sociali e politici, che sono il fondamento di una comunità sociale civile e cooperativa.

Un globalismo unilaterale, plasmato da poteri finanziari sovranazionali che utilizzano il braccio armato statunitense e il dogma della competizione neoliberale, sta azzerando il potere sovrano degli stati, eliminando qualsiasi valore che non sia funzionale al libero-scambismo dei Mercati, e dissolvendo qualsiasi principio etico e perfino religioso. Tutto questo provoca un fenomeno antropologico che toglie alla mente delle persone la capacità di un pensiero critico autonomo, toglie il libero arbitrio, toglie l’anima.

In che modo possiamo reagire a questo processo involutivo? Solo in un modo: prendere atto del problema e cominciare a ricostruire le nostre relazioni, a tessere di nuovo i legami sociali e comunitari che superino le divisioni, le tifoserie politiche, le barriere religiose, gli interessi di parte e cominciare a dialogare. Dobbiamo finalmente diventare una grande immensa comunità planetaria immune dal delirio di onnipotenza di alcuni pazzi paranoici; un mondo infinitamente migliore è possibile, ma: o ci salviamo tutti o non si salva nessuno.

L’Umanità si trova oggi nel momento più difficile della sua esistenza, si trova a un bivio decisivo: trovare una dimensione etica che dia valore alla persona in quanto tale, quindi al ripristino di quei valori universali e spirituali imprescindibili per una vita di senso, o precipitare in un vortice senza controllo del nichilismo materialista che raggiungerà la sua apoteosi attraverso lo scientismo, il capitalismo del controllo e il sempre più debordante transumanesimo. A noi sta la scelta.

da qui

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