Si parla spesso di mondo occidentale libero e democratico, quanto invece non ci si accorge che questo mondo non è altro che un sistema basato sulla difesa di oligarchie economiche. Un sistema dove i privilegiati siedono nei salotti buoni dell’alta società dove di buono c’è solo il velluto delle poltrone che si logora ma non si strappa. E su ognuna di quelle poltrone ci sono sedute le lobby che producono ingiustizie e diseguaglianze tali da aver scavato un solco tra chi ha tanto e chi non ha niente.
Ci avevano fatto credere che il liberismo ci avrebbe resi tutti belli,
felici e contenti. Pieni di soldi e di regali fatti trovare sotto l’albero di
Natale. E invece ha trasformato l’Occidente in un apparato che sta scivolando
verso un sistema feudale con la ricchezza concentrata nella mani di pochi
signori e il resto distribuito a una popolazione composta in larga parte da
vassalli e valvassini, con la classe media quasi del tutto cancellata e il
popolo ridotto a una massa di servi e di servitori.
Tutto questo sta avvenendo in quella struttura occidentale tanto decantata
come portatrice di valori universali e che concentra la ricchezza nelle mani di
pochi eletti e rende la vita affannosa agli altri. Alzi la mano chi non lavora
per stipendi che bastano a malapena a soddisfare le necessità primarie, mentre
un manipolo di Paperon de Paperoni può permettersi le ville milionarie, gli
alberghi di lusso, le vacanze nei posti più rinomati della Terra, lasciando un
minimo di erba al gregge belante, timoroso di vedersi levare anche quel poco
che è stato disseminato, come premio e ricompensa per la sua mansuetudine. Un
piccolo gruppo che guida il gregge obbediente, usando i media per imbonire i
cittadini, facendo credere loro di essere tutti felici e contenti.
In questo scenario ricco di ingiustizie, l’Europa gioca il ruolo più
deprimente, perché si parla di una Europa unita come base per l’uguaglianza tra
i popoli e le nazioni quando invece è una Europa che si è consegnata a Francia
e Germania, realizzando il sogno di entrambi di conquistare il continente. Un
sogno che va avanti dai tempi di Napoleone Bonaparte e di Adolf Hitler. E visto
che si parla di contese dei territori, perché non menzionare pure la porcata
dell’autonomia differenziata che rischierà di riportare l’Italia ai tempi pre
unitari; l’epoca in cui la nazione che nazione non è mai stata era frazionata
in piccoli regni tanto da spingere Metternich a definire l’Italia una pura
espressione geografica, facilmente conquistabile dal primo che entrava.
Ma la massima espressione del dominio delle oligarchie economiche sono i
governi tecnici. Nati per sovvertire la volontà popolare con partiti asserviti
al potere economico e finanziario e con Parlamenti nazionali volti a ratificare
decisioni prese in quel feudo chiamato Bruxelles, dove conta solo la volontà di
banchieri e finanzieri che dettano tempi e modi ai vari Stati che compongono
l’Unione Europea. Un continente che, anziché parlare di cittadini, di lavoro,
di libertà e di giustizia, parla solo di mercati finanziari, di Austerity, di
Spread e di Borse Valori. In ossequio ai feudatari che pensano a difendere i
propri interessi, signoreggiando sui vassalli.
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