"La maggioranza è coesa". Dicono da
sempre (mentendo) i leader politici. Bugia grande come una casa. Persino la
roccaforte di Giorgia Meloni, in queste ore, mostra che l'unità è una chimera.
Perché il potere è una droga che offusca i cervelli. Giuseppe Conte dice che il
Campo Largo non esiste più. Rompendo teoricamente l'asse con il PD. In
Sardegna, allora, che succede? Dopo il trionfo del 25 febbraio. Della
pentastellata Alessandra Todde. Prima Governatrice della Sardegna. Niente. Non
succede niente. Anche se la armonia è un miraggio. "La maggioranza è
coesa". C'è la spina "Progressisti". Zedda ha riottenuto la
poltrona di sindaco di Cagliari. Di cui ha sentito la angosciosa mancanza
mentre sedeva sui banchi del Consiglio Regionale. I veleni sono all'ordine del
giorno. Ed a materializzarli è quasi sempre Francesco Agus. Queste, però, sono
piccolezze. Il vero problema è il PD dei cacicchi e capibastone, come aveva
detto improvvidamente Elly Schlein. Al momento della elezione a segretaria dem.
Promise di farli fuori, mostrando scarsa conoscenza dell'anima del Partito.
Infatti sono ancora tutti al loro posto. Più arroganti di prima. E fanno valere
il loro peso nel gioco delle poltrone. Forti di una preponderanza di numeri che
è nella realtà. Come appunto accade anche in Sardegna. Tranquilli, però, la
Giunta regionale non corre pericoli. Dietro il potere politico ci sono infatti
interessi economici enormi. E fortune troppo belle e importanti. Per farle
sfumare per veniali questioni di principi e valori. Di cui il corpo che esprime
il potere si riempie pubblicamente la bocca. Ma che poi vengono ignorati
davanti agli "affari" e alle poltrone. Perché questo è quello che
conta. Per cacicchi e capibastone. Che da decenni tengono le briglie del potere
nell'Isola. In un impavido circuito di spartizione. In cui ballano sempre gli
stessi nomi e gli stessi clan. A cominciare dalle banche e dalle Fondazioni
collegate. Queste logiche, è inutile farsi illusioni, sono fortemente è
totalmente operative. Oggi come ieri. Anzi, forse più di ieri. Mentre
l'informazione, arma di "distrazione di massa", è compromessa fino al
midollo nelle logiche della caccia alla spartizione del bottino. Anche quella
che blatera nel web. Sta soltanto aspettando di poter avere un posto a tavola.
Buona domenica. Mario Guerrini.
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