domenica 23 giugno 2024

Il discorso quasi-vero di Mark Rutte da neosegretario generale della Nato - Gabriele Guzzi

Mark Rutte è il nuovo segretario generale della Nato.

In anteprima mondiale, possiamo darvi l’anticipazione del suo discorso d’insediamento.

“Carissimi, carissime, carissim* e carissimu sudditi di questa straordinaria alleanza difensiva che si chiama Nato.
Noi siamo un’alleanza difensiva, ma siamo anche molto permalosi.
Quindi, consigliamo a tutte le altre nazioni di non provocarci, come ad esempio, cercare di esistere, avere dei pozzi petroliferi, una classe politica che non vuole allinearsi alle nostre volontà.
In tal caso, dinanzi a tali evidenti provocazioni, potremmo intervenire. Non per fare la guerra o per difendere i nostri interessi economici. Assolutamente. Ma per esportare un po’ di democrazia. Non sapete quanto è buono l’odore del napalm e democrazia al mattino.

Io sono Mark Rutte. Forse mi conoscerete per aver contribuito a rendere i Paesi Bassi il più grande nemico della prosperità europea degli ultimi quarant’anni. Sì, sono proprio io! Vi ricordate, ad esempio, quando ho reso questo piccolo paese un paradiso fiscale al centro dell’unione monetaria più importante del mondo? Ogni anno, grazie alla pratiche elusive delle multinazionali, riesco a far pagare quattro spicci ai miliardari. Questi quattro spicci li incasso però io, sottraendo risorse all’Italia, alla Francia, alla Germania.

E poi sono anche quello che dichiarava che Roma, Berlino e Parigi dovessero rinunciare alle loro politiche estere. Sarà per questo che ora Washington – eh no scusate volevo dire il consesso democratico della Nato – mi ha scelto come segretario? Chissà, in ogni caso, se i paesi europei rinunciano alla loro sovranità, sicuramente sarà per i diritti e la pace, e non sarà mica per il vantaggio degli Stati Uniti, giusto?

Se voglio togliere sovranità diplomatica o militare, sono però assolutamente sovranista per quanto riguarda le politiche fiscali. Eh sì. Pensavate che fosse la Le Pen la vera sovranista? E invece io sono il più grande sovranista della storia recente. Colui che si è sempre contrapposto a qualunque forma di solidarietà fiscale o finanziaria in Europa. E così ho contribuito a far impoverire questo continente, e a farlo superare dagli Stati Uniti, dopo la crisi del 2008. Mentre lì si aumentavano gli investimenti, io qui mi sono assunto la responsabilità di far rispettare tutti i sacri dogmi della casalinga olandese: se i tuoi figli stanno morendo, comunque tu devi avere un avanzo di bilancio. Meglio morti che indebitati!
E ora posso dire, meglio morti che in pace con la Russia!

Eh sì, perché negli ultimi 10 anni sono stato il più agguerrito nemico della Russia. E ora vogliamo portare la Russia alla sconfitta, anzi alla sua fine. Vogliamo che si divida in 150 province, della stessa grandezza di Amsterdam, ognuno col suo quartiere a luci rosse, e dei coffe shop con la faccia di Putin.
Questo è il nostro progetto di libertà e pace per il mondo!
Seguiteci, e avrete un’apocalisse del mondo, ma sarà un’apocalisse frugale, austera! Faremo la guerra mondiale ma i parametri di Maastricht saranno in ordine.”

Chiaramente, è uno scherzo.
Ma purtroppo non troppo lontano dalla realtà.

Ecco, se siete stanchi di questa pantomima, se volete capire le alternative che abbiamo dinanzi, se volete costruire un discorso pubblico diverso, l’11 luglio faremo un grande evento alla Camera dei Deputati. Si intitola CHI SIAMO NOI? Il destino dell’Italia nei nuovi scenari globali. Porteremo nel tempo della democrazia un discorso rivoluzionario – perché fondato sulla verità e su un disegno di pace. Ci saranno Lucio Caracciolo, Geminello Preterossi e Fiammetta Salmoni.
Aiutateci a diffonderlo e partecipate numerosi! Per venire, è necessario accreditarsi a questo link:

CHI SIAMO NOI? Il destino dell’Italia nei nuovi scenari globali (google.com)

Grazie!

da qui

Nessun commento:

Posta un commento