Un bracciante che perde un braccio,
cos’è? Una certa Italia, mai benevola col lavoro delle mani, lo trattava da un
uomo dimezzato nell’efficienza produttiva e lo compensava con mezza paga. Non
importava se il malcapitato s’affannasse a lavorare sodo dimenando velocemente
l’altro arto, il salario era dimezzato. Accadeva nel Novecento giolittiano e in
quello della rivoluzione fascista, che però ai mutilati d’ogni guerra, ancor
più se coloniale, concedeva compensazioni. L’Italia della ricostruzione e del
boom economico accordava qualcosa agli incidentati delle braccia da lavoro.
Allora si parlava di progresso e di tutele. Alcune sono arrivate, ma tanti
diritti sono stati smarriti o sono rimasti sogni. Nell’Italia digitalizzata le
difese sono scemate sebbene, o non a caso, si registrino un anno via l’altro
mille e passa caduti di pacifico lavoro. “Morti bianche” le chiamavano con un
ossimoro pazzesco perché non c’è luce né chiarezza in tanti di questi assassini
legalizzati. L’altro alibi è la fatalità o peggio la disattenzione per la quale
il boomerang della menomazione o del decesso s’addossa a chi ne è colpito. La
classe che frequenta campagne e cantieri e le fabbriche che restano e i tanti
magazzini dove s’accumula la robbba da riversare negli
scaffali delle vendite - ingrosso o dettaglio non fa differenza - la classe
operaia è l’unica a guardare in faccia la morte o la lesione di corpi
martoriati da impalcature, trivelle, presse, muletti su cui si lavora in una
sicurezza resa insicura da inosservanze, assenza di controlli, ritmi,
subappalti, caporalato. Fino a giungere a Borgo Santa Maria nel Pontino, vicino
alle case che sanno di patria: Borgo Piave, Bainsizza,
Podgora. Campagne con una storia densa di contraddizioni che qui non
trattiamo, e da tempo al centro di cronache di super sfruttamento bracciantile,
fatto da sikh ultimamente ribelli a padroncini e moderni campieri. Lì un
bracciante indiano ha avuto l’arto tranciato da una falciatrice meccanica ed è
stato “soccorso” in questo modo: infagottato e trasportato su un pulmino verso
l’abituale alloggio. E lasciato lì. Però i padroni benevoli non gli hanno fatto
mancare il braccio, gettato accanto al corpo martoriato. I contadini del Punjab
rischiano trattamenti simili? Può darsi. Ma intanto questo accade da noi e
vedremo cosa faranno le festaiole istituzioni da G7.
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