Mi chiamo Domenico “Mimmo” Lucano, e sono un europarlamentare eletto con Alleanza Verdi Sinistra, oltre a essere il Sindaco di Riace, un piccolo borgo calabrese che è diventato in questi anni sinonimo di accoglienza grazie al lavoro di tantissime persone.
Oggi vi voglio raccontare cosa è successo a Riace
negli scorsi giorni e perché sia stato importante. La scorsa settimana, con il
sostegno del gruppo The Left, a cui sono iscritto all’Europarlamento, si è
tenuta l’iniziativa “L’alternativa dell’accoglienza, per un’Europa
umana in un mondo in fiamme”. Sabato 19 luglio, con le colleghe
eurodeputate di AVS Ilaria Salis e Benedetta Scuderi,
ci siamo recati nella tendopoli di San Ferdinando, dove vivono i
braccianti sfruttati dal sistema del caporalato nei campi circostanti.
L’Europa deve vedere cosa accade nelle campagne
italiane, deve
guardare in faccia le terribili condizioni di vita e sfruttamento a cui i
braccianti migranti sono costretti.
Al termine della nostra ispezione ho avuto modo di
confrontarmi telefonicamente con il cardinale Matteo Maria Zuppi: vuole
visitare la baraccopoli di San Ferdinando con noi, per vedere con i suoi occhi
le condizioni disumane in cui vivono centinaia di persone. Lo
aspettiamo a braccia aperte.
Una soluzione esiste per garantire una vita dignitosa
a chi lavora nei campi, e per rendere i braccianti meno ricattabili da caporali
e ’ndrangheta: aprire le case vuote nei paesi abbandonati da chi è emigrato,
per accogliere altri uomini e donne che migrano.
È una possibilità concreta, come ha mostrato Alberto
Ziparo, professore di Pianificazione Urbanistica dell’Università di
Firenze, che ha lavorato a censire il patrimonio abbandonato in provincia di Reggio
Calabria e il fabbisogno abitativo di chi lavora nei campi.
L’Europa della Commissione di Ursula Von der Leyen ha
deciso di abbandonare le aree più povere del continente, tagliando nel nuovo bilancio
pluriennale appena presentato le risorse per il Fondo di Coesione,
aumentando le spese militari.
Mentre si fanno missili e carri armati, l’Europa
rinuncia a risolvere le drammatiche differenze di opportunità e ricchezza tra
regioni e territori. A farne le spese sarà anche il nostro Sud, mentre il
governo di Giorgia Meloni applaude e sceglie di abbandonare le aree interne.
In un documento appena approvato si ribadisce
che “alcune aree non possono porsi obiettivi di inversione di tendenza,
ma devono essere accompagnate in un percorso di cronicizzato declino e
invecchiamento”, mentre il Ministro per gli Affari europei, il Sud e le
politiche di coesione, Tommaso Foti, ha dichiarato: “Lo spopolamento
è irreversibile”.
A Riace invece abbiamo la testa dura, e non vogliamo
chiudere per sempre il nostro paese come vorrebbe la destra che ci governa in
Italia e in Europa.
Abbiamo provato a mettere in piedi un modello basato
sull’accoglienza e l’umanità, pensando a chi sbarca sulle nostre coste come
cittadini e cittadine che hanno bisogno di una casa e di integrarsi. Nonostante
gli attacchi della destra e le difficoltà, stiamo ancora qua.
Di questo abbiamo discusso sabato 20 luglio in
un partecipato dibattito con gli europarlamentari Ilaria Salis e Pasquale
Tridico, con il responsabile esteri di Sinistra Italiana Giorgio
Marasà e con la filosofa Donatella Di Cesare.
Da questo angolo del Sud d’Europa, abbiamo preso
l’impegno di portare il modello Riace a Bruxelles.
Perché vogliamo un’Europa di accoglienza e pace, e non
ci arrendiamo al destino che hanno scritto per tutti i Sud del nostro
continente.
In questi giorni a Riace continuano ad arrivare
persone per incontrarsi e discutere di quanto sta avvenendo a Gaza e della
guerra contro il popolo palestinese, assieme alla nostra amica e compagna Luisa
Morgantini.
Quella della Relatrice speciale delle Nazioni Unite
sui territori palestinesi occupati è una delle poche voci chiare e limpide, contro il genocidio del popolo
palestinese.
Non lasciamola sola di fronte agli attacchi che sta
subendo.
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