mercoledì 22 agosto 2012

Questione di etichetta


Niente più provenienza israeliana. Il Sudafrica da oggi ha bandito l'etichetta 'Made in Israel' dalle confezioni dei prodotti provenienti dagli insediamenti dei coloni ebrei nei Territori palestinesi occupati: insediamenti considerati illegali dalla comunità internazionale. Al suo posto, sui prodotti importati ci sarà la scritta 'fabbricato nei territori palestinesi occupati'…

The recent South African decision is very different, even though it also is based on rules of origin. By requiring Israel to change the label of products manufactured beyond the Green Line, South Africa empowers its own civil society, enabling consumers to decide whether or not they want to purchase a given product. This may very well provide the necessary incentive to push Israeli companies in the Occupied Territories to move back to Israel.

According to Who Profit, since 2001, when the EU began threatening to implement the rules of origin, only one out of well over a hundred Israeli export companies in the West Bank and Golan Heights has relocated to Israel. There was simply no incentive, because Israel compensated the companies for their losses, and the EU negotiators had disempowered their own citizens by agreeing that the labels remain "Made in Israel". Due to the agreement EU consumers had no way of knowing where the products they were buying actually come from and could not show their dissatisfaction with Israel's occupation.

The South African decision not only undermines the fraudulent practice of labelling products made outside Israel as if they were made in Israel, but more importantly, it empowers consumers by allowing them to shop in a way that accords with their moral convictions. If the United Kingdom and Denmark follow suit, then other countries will also likely join the bandwagon, making it possible for international civil society to help - in concrete ways - put an end to Israel's occupation.

2 commenti:

  1. davvero una bella scelta, corretta e rispettosa del diritto internazionale.
    la società civile può fare molto per il diritto ed il rispetto dei diritti, purchè venga messa nelle giuste condizioni.
    il Sudafrica mostra come si possano fare grandi passi in questo senso: anche la pace può essere ottenuta con strumenti assai più intelligenti delle diplomazie.
    l`EU dovrebbe fare altrettanto!

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  2. dopo, dici che bastava poco, sanzioni, uno uscito di galera (Mendela), una che si siede nel posto "sbagliato" (Rosa Parks), prima sembra tutto impossibile.
    ottimismo della volontà, sono di quella religione

    mi piacciono molto questi due pensieri:

    "I giovani cercano l'impossibile e , generazione dopo generazione, lo conseguono"

    "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa"(A.Einstein)

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