“Il
fratello che è aiutato dal fratello è come una città inespugnabile” (Pr
18,19): questa è l’esperienza che noi teologi e teologhe vogliamo trasmettere
al nostro fratello Jon Sobrino, sottoposto a una penosa tribolazione
a causa della sua riflessione e meditazione della fede, che è quello che
si chiama “teologia”. Che egli si senta, con il nostro appoggio di
fratelli e sorelle, forte come una fortezza.
Un debole
più un altro debole non fanno due deboli ma un forte, perché la
solidarietà genera forza e crea la solidità della fraternità. Per quanto
individualmente deboli, siamo molti al suo fianco, costituendo la forza
del sacramentum fraternitatis, il sacramento della fraternità.
Manifestiamo
la nostra fraternità, facendo quello che Jon Sobrino ha sempre fatto
con serietà e compassione: pensare la fede in Cristo nel contesto
dei popoli crocifissi. Questo è stata sempre, questo è, e, soprattutto, questo è
determinata a continuare ad essere, la nostra “cristologia della
liberazione”, quella che tutti noi scriviamo, facciamo e viviamo: sì, una
teologia militante, che lotta per “far scendere dalla croce i poveri”, senza
pretese neutralità o ipocrite equidistanze. Tutti i
lavori che compongono questo libro digitale colgono l’occasione
propizia offerta dalla notificazione vaticana su alcuni punti della sua
cristologia, per portare avanti quello che, a nostro giudizio, egli ha
scritto, da parte sua, in maniera tanto pertinente, ortodossa e ortoprassica, sul
significato della fede in Gesù Cristo a partire dall’umanità umiliata
di milioni di fratelli e sorelle delle nostre società periferiche.
Jon
Sobrino ci ha insegnato come le Chiese possono unire le forze nella resurrezione di questi
crocifissi. Abbiamo
coscienza della limitatezza dei nostri lavori. Non sono
niente di fronte alla ricchezza che è Cristo. “Tacete, raccogliete l’Assoluto”,
diceva Kierkegaard in riferimento a Cristo. Ma se, malgrado ciò,
parliamo, non lo facciamo su Cristo come un oggetto che ci sfida,
ma a
partire da Cristo come Colui che è il nostro Liberatore e la nostra Speranza
che c’è ancora salvezza per il mondo, soprattutto per gli ignorati emarginati
delle nostre società.
Facciamo
nostre le parole di San Giovanni della Croce, mistico ardente. “Molto
c’è da approfondire in Cristo, essendo egli come una ricca
miniera con molte cavità piene di tesori, e per quanto si scavi non si giunge
mai alla fine né si arriva ad esaurirla; al contrario, si vanno
scoprendo
in ogni cavità nuovi filoni e nuove ricchezze, qui e lì, come testimonia
San Paolo quando dice dello stesso Cristo: in Cristo sono nascosti tutti i tesori della
sapienza e della scienza (Col 2,3)”.
Leonardo Boff
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