giovedì 4 ottobre 2012

giustizia di Tunisi


... I primi di settembre, nel quartiere di Tunisi Aïn Zaghouan la giovane si era appartata in auto con il suo ragazzo, dopo una cena. Un gruppo di poliziotti in borghese li ha visti e ha giudicato il loro atteggiamento indecente. Per rilasciarli però hanno preteso dei soldi. Il ragazzo aveva solo 40 dinari. Uno degli agenti, dopo averlo ammanettato, lo ha portato a cercare un bancomat per prelevare 300 dinari (150 euro). Poiché la ragazza era alla guida dell'auto, la conclusione dei poliziotti è stata che si trattasse di una donna sposata e dunque colpevole di comportamento immorale. Lei, 27 anni, una laurea in scienze delle finanze e un master in management, ha giurato di essere vergine e che si sarebbe sottoposta a un test, se necessario. I due agenti rimasti con lei l'hanno fatta sedere sul sedile posteriore della loro auto, l'hanno portata  in un luogo isolato e violentata a turno. Poi hanno raggiunto il terzo poliziotto rimasto col ragazzo alla ricerca - infruttuosa - di un bancomat. Il ragazzo, che si è accorto dell'accaduto, è riuscito a strappare la bomboletta di gas immobilizzante a uno degli agenti, e ha cominciato a gridare. I poliziotti hanno rilasciato i giovani in cambio della bomboletta. Il soccorso ospedaliero non è stato tuttavia immediato. Solo alle 16 del giorno successivo la giovane è riuscita ad avere le cure necessarie e l'accertamento medico che  quanto da lei dichiarato nei verbali corrispondeva al vero. Gli agenti stupratori sono stati  arrestati, ma al momento del primo confronto la vittima si è trovata a doversi difendere dall'accusa "di offesa al pudore". Ieri, durante la seconda udienza, l'accusa è stata confermata...
da qui

Maitre Dalila Msaddak, avocate de la jeune fille violée par deux agents de l'ordre a déclaré sur les ondes de ShemsFM que sa cliente a été officiellement accusée d'"obscénité ostentatoire préméditée".
Dalila Msaddak a précisé que l'accusation porté contre sa cliente es totalement fausse et repose sur le seul témoignage des accusés.
Par ailleurs, Dalila Msaddak a signalé que plusieurs avocats comptent défendre la jeune fille connue sous le pseudonyme de Myriam.

Selon le ministère de l'Intérieur une fille avait déposé plainte mardi 04 septembre au district de la police nationale à Carthage, contre trois policiers qui l'ont violé à Aïn Zaghouan dans le gouvernorat de Tunis, les trois suspects auraient d’abord intimidé son ami qui l’accompagnait.
  Les suspects ont été arrêtés, et après consultation du Ministère public, ils ont été transférés à la Direction de la police judiciaire qui a été chargée d'enquêter et de déterminer les circonstances de l’affaire.

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