martedì 19 febbraio 2013

con calma


148 anni dopo la messa al bando della schiavitù con il XIII emendamento della Costituzione americana, adottato nel 1865, lo Stato del Mississippi non l'aveva ancora ratificata. Secondo quanto riportato dai media statunitensi, a causa di una svista storica. Fino al 7 febbraio 2013, il Mississippi non aveva mai presentato la documentazione necessaria.

A far scoprire l'errore, come si diceva, ha indirettamente contribuito il Lincoln di Spielberg. Ranjan Batra, professore dell'università del Mississippi, ispirato dalla visione della pellicola, ha deciso di fare alcune ricerche sul XIII Emendamento, scoprendo che proprio il suo Stato era l'unico dei 36 esistenti nel 1865 a non aver ratificato la normativa che metteva fuori legge la schiavitù. Nonostante il Mississippi avesse votato il provvedimento, la decisione non era mai stata notificata, ossia non è mai divenuta ufficiale. Fino ad oggi.

Prima della ratifica, una nota sul sito della Costituzione americana spiegava che il "Mississippi ha ratificato l'emendamento nel 1995, ma poiché lo Stato non ha mai ufficialmente notificato la ratifica all'archivio federale, la ratifica non è ufficiale"…

4 commenti:

  1. ho letto anche io la notizia. incredibile.
    mi domando solo in che misura sia dovuta al caso ed in che misura fosse invece voluta....

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  2. la pratica si è persa in un armadio, capita anche a Roma, tutto il mondo è paese:(

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    1. eh, sì ma appunto a Roma era un armadio molto particolare....

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    2. Roma (Italia) e Jackson (Mississippi) potrebbero fare un gemellaggio di armadi:)

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