In un post famoso, con molte
migliaia di commenti (qui),
Beppe Grillo ricorda a Bersani che si dovrebbe dimettere, visto ha perso le
elezioni, e ricorda alcune degli insulti, o mancanze di rispetto, che Bersani
ha rivolto a Grillo e al M5S. Il grillo parlante qualche sassolino se lo è
levato, come resistere?
Ecco
quello che succederà (se succederà).
Su
Repubblica un giornalista riferiva di una telefonata fra Prodi e Casalaggio, di
sicuro ci sono i contatti, i ringraziamenti a Napolitano sono signorili e non finti, a brevissimo il PD scaricherà Bersani, che ha perso (ha perso
anche a Bettola, paese natale babbo benzinaio) le elezioni, il nuovo segretario
sarà o uno come Renzi o uno come Barca o Civati.
Grillo presenterà almeno una decina
dei suoi punti programmatici (magari anche quelli che stanno qui), quelli che nessuno che ha votato almeno una volta
per Berlinguer o Pertini potrà mai rifiutare. Se il segretario sarà uno come
Renzi, il Pd rifiuta, andrà con Berlusconi, la governabilità e lo spread saranno
le parole magiche, tempo massimo un anno si rivota e Grillo e il M5S prenderanno
il 51% dei voti e/o dei seggi, e il PD sotto il 20%, se gli andrà bene. Nel
secondo caso, segretario uno come Barca o Civati, il Pd accetta quei punti e si
andrà avanti. Certo che il Pd dovrà pensare che fiscal compact, pareggio di
bilancio in Costituzione e permanenza nell’euro saranno da rinegoziare, nel
migliore dei casi.
Credo che la seconda ipotesi abbia più probabilità.
Per 20 anni un Psi, col 10-12% è stato ago della Bilancia, oggi si può pensare di ignorare il primo partito?
Perfettamente d'accordo.
RispondiEliminapoi vedremo...
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