Uno
si potrebbe chiedere: a che serve vivere due anni in più se poi si muore? A che
serve vivere due anni in più sottoponendosi a cure dolorose, a stress
inimmaginabili, a paure, ansie, sconforto. Bisognerebbe chiederlo a chi è
riuscito a strappare due anni in più alla sua vita. Bisognerebbe chiedere a
questa persona quante gioie, forza, coraggio e soddisfazione ha succhiato in
questi due anni. E bisognerebbe chiedere a tutti coloro che hanno potuto vivere
questa esperienza insieme alla protagonista che cosa ne hanno tratto.
Chi
ha “strappato” due anni in più alla sua vita è Federica Cardia,
una donna cagliaritana morta ieri a 30 anni per un cancro al colon. Un cancro
diagnosticato due anni fa come incurabile. La cosa più fantastica che a
Federica è venuta in mente quando lo ha saputo è stata di non dimenticare chi
era, di non dimenticare quello che sapeva fare, di non dimenticare quello che
le piaceva fare. Le piaceva comunicare. E così ha “usato” la sua malattia e ha
usato la Rete per condividere, raccontare, cercare notizie. Aveva studiato
comunicazione e conseguito un dottorato di ricerca in questa materia e da
qualche anno si era dedicata alla ricerca sulle nuove potenzialità della Rete
nella comunicazione.
È
per questo che in Rete ha cercato aiuti (una raccolta fondi per sottoporsi alle
costosissime cure), notizie (chiedeva ad altri: fatemi sapere se esistono cure
alternative, a chi altro posso rivolgermi), condivisione (storie comuni, link
per saperne di più e per coinvolgere altri con lo stesso problema)…
Che storia straziante. Ma nello stesso tempo sì, in qualcosa ha vinto lei, ha lasciato un segno, ha aiutato molti con il suo esempio.
RispondiEliminail 95-98% è shit o garbage, Federica ha fatto altro, e ci rende orgogliosi, noi umani, del medium e del messaggio
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