“Soldati
di Salamina” mi era piaciuto molto, poi (qui)
ho stroncato un libro giovanile che era meglio restasse nel cassetto, adesso mi
capita per le mani “La velocità della luce”.
inizia
lento, poi non riesci a smettere, è un libro formidabile, a me ha ricordato molto
Auster (è un gran complimento).
cercatelo
e godetene, davvero ottimo - franz
…L’impressione è che al di là delle frasi ben cesellate
qui ci sia dell’anima, delle domande autentiche, delle risposte abbozzate ma
offerte al lettore per quello che sono. Naturalmente Cercas si diverte a
confonderci le idee e il ci è o ci fa è sempre in agguato, ma questa è parte
del gioco molto serio di La
velocità della luce…
…Che cosa è un
romanzo, per Javier Cercas?
Ogni
lettore fa il suo libro, interpreta la storia che viene raccontata. L’unica
cosa veramente importante è che rimanga fedele alla partitura del romanzo. Il
più bel libro che abbia mail letto è il Don Chisciotte. Un libro letto e amato da tutti. Quando venne
pubblicato nel diciassettesimo secolo, era giudicato una commedia, un libro per
far ridere. Dal diciannovesimo in poi si è tramutato in un’opera malinconia e
introspettiva. Due interpretazioni diverse, ma entrambe giuste. Samuel Johnson
diceva che solo gli stupidi scrivono senza essere pagati. In questo senso
scrivere mi ha cambiato la vita, anche economica. Questa è l’importanza che
attribuisco al romanzo. Solo cambiando la vita di chi lo scrive, un libro può
cambiare la vita di chi lo legge. Prima di Soldati di Salamina non mi leggeva nessuno, eccezione fatta per mia madre e pochi
intimi. Ricordo un aneddoto in cui è coinvolto il mio grande amico Roberto
Bolaño. Anni fa uscì in Spagna un dettagliato dizionario dei più importanti
autori in lingua spagnola. Mancava soltanto il mio nome e ricordo Roberto, che
aveva un senso guerriero della letteratura, dirmi alterato che doveva esserci
per forza qualcuno a cui avevo fatto torto, per meritarmi questa assenza. Gli
risposi di no, semplicemente non mi conosceva nessuno all’epoca. Ora vivo di
scrittura, perché non so fare altro. Perché sono affascinato dalle immagini e
dalla storia. Prima di Soldati di Salamina non raccontavo del passato, solo del presente e per di più
non ne ero capace. Il lavoro di un romanziere è quello di farsi domande e il
tempo passato è terreno fertile per porsi dei dubbi. Al contrario dei politici,
che dovrebbero lavorare per risolvere problemi, lo scrittore si rovina la
vita creandosene ancora di più con ciò che scrive…
da qui
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