sabato 28 settembre 2013

Il passeggero - Bertolt Brecht

Il passeggero

Quando anni fa imparai
a guidare la macchina, il mio istruttore mi imponeva
di fumare un sigaro; e se
nel groviglio del traffico o in curve strette
si spegneva, lui mi spingeva via dalla guida. Durante
la corsa raccontava anche barzellette e se io,
troppo intento alla guida, non ridevo, mi strappava
il volante di mano. Mi sento insicuro, diceva.
Io, passeggero, mi spavento se vedo
che il guidatore dell’auto è troppo intento
alla guida.

Da allora quando lavoro
mi guardo bene dallo sprofondarmi troppo in quello che faccio.
Mi impongo più d’una volta di guardarmi in giro,
talora interrompo il lavoro per conversare con qualcuno.
Mi sono disabituato ad andare così forte
da non poter fumare. Penso
al passeggero.

2 commenti:

  1. immenso Brecht, sempre.
    c'è una lezione in quelle sue parole che è veramente qualcosa di fondamentale.

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  2. quando si leggono le poesie di Bertolt Brecht, se non ci si ferma a pensare dopo ciascuna poesia, meglio andare a guardare Paperissima, non si è ancora pronti

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