trovato in un mercatino dell'usato, un librettino nel quale le pagine del racconto sono una sessantina, e da subito ti cattura.
e capisci le lodi che queste pagine hanno raccolto nel tempo.
una storiella piccola, dentro la Storia grande, che schiaccia tutto.
conoscerai Ourika, una ragazzina davvero in gamba.
non perdetevelo - franz
e capisci le lodi che queste pagine hanno raccolto nel tempo.
una storiella piccola, dentro la Storia grande, che schiaccia tutto.
conoscerai Ourika, una ragazzina davvero in gamba.
non perdetevelo - franz
…Le charme d’Ourika, c’est que pour la première fois dans la littérature
européenne – comme l’a déjà remarqué un romancier anglais – un écrivain blanc
pénètre dans une conscience noire avec élégance et sincérité au point de
permettre à des lecteurs blancs de s’identifier au personnage. Quant à moi,
j'ai vu en Ourika unePrincesse de Clèves noire.
…Romanzo breve femminista ed anticipatore, dove è palese l’interesse della Duchessa de
Duras per la condizione di sfruttamento della popolazione di colore che aveva avuto modo di notare durante
il suo soggiorno in Martinica. Per la prima volta la protagonista è nera e la
scrittrice dà assolutamente per scontato il suo diritto all’uguaglianza nella
post rivoluzionaria, mondana e cosmopolita Francia. Ricordiamo che Napoleone aveva ripristinato la
schiavitù nel 1802 abolita durante la rivoluzione. Ourika altro non è che lo specchio di
Claire: alla prima la cosiddetta società civile, con i suoi pregiudizi di razza
e di casta, nega il matrimonio, la maternità, la felicità “… ben presto
sarei stata respinta da un mondo in cui non potevo per mia natura essere
ammessa”. Il vento della rivoluzione aveva portato il diritto alla
libertà, alla fraternità e all’uguaglianza per gli individui ma non per le
donne, relegate nei loro angusti orizzonti. Allo
stesso modo il conformismo sociale costringe Madame de Duras e le altre donne
come lei ad una condizione di disagio e di dipendenza. Non resta altro che la scrittura, le
belle lettere, la conversazione nei salotti per far volare la fantasia e
l’intelligenza.
A guardare le classifiche, si direbbe che un libro abbia poche speranze
di vendere se non è un giallo, una saga vampiresca o l’ispirazione per un film.
Da questo punto di vista, Ourika di
Madame de Duras non sembra avere garanzie di successo: un’autrice vissuta fra
Sette e Ottocento, una trovatella africana come protagonista, una trama
incentrata su sentimenti, riflessioni e moti interiori. Nessun mistero da risolvere. Nessuna
scena d’azione. Neanche un vampiro. E,
soprattutto, una vicenda che a prima vista può parere antiquata, anni luce
dall’evoluto, illuminato mondo contemporaneo. A seconda vista, però, le
impressioni cambiano…
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