e non parlo del fantasma trasparente che sta al
Quirinale.
parlo del Presidente della Corte Costituzionale che,
nel silenzio assordante di quell’inquilino portato lì dal geniale Bersani (che
vittoria!), ha ricordato poche cose essenziali.
che, per prima cosa, la fanno finita col
machiavellismo da strapazzo di coloro che puntano a vincere i referendum non
nel leale confronto delle opinioni, ma alleandosi a coloro che si
disinteressano della vita pubblica.
. . .
è bastato al nostro Presidente Grossi leggere l’art.
48 della Costituzione, ad esempio:
c. 2 Il voto è personale ed eguale, libero e
segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
commento di Grossi:
Partecipare al voto significa essere pienamente
cittadini.
Fa parte della carta d’identità del buon cittadino.
. . .
capito? è un dovere civico votare.
sempre.
la Costituzione non dice che votare ai referendum non
è un dovere civico.
o che si può scegliere a quali consultazioni votare e
a quali no.
. . .
per questo un Presidente del Consiglio che invita il
popolo a NON VOTARE è uno scandalo.
perché` ha giurato fedeltà` alla Costituzione.
e un vero Presidente dovrebbe richiamarlo, se invita
il popolo a non rispettare la Costituzione.
. . .
meno male che, se Mattarella neppure ci pensa,
provvede Grossi.
Al referendum di domenica prossima sulle trivelle
è giusto votare, perché «la partecipazione al voto fa parte della carta
d’identità del buon cittadino». Così ha
risposto il presidente della Corte
costituzionale, Paolo Grossi, durante la conferenza stampa annuale al Palazzo
della Consulta. La domanda riguardava la legittimità degli appelli
astensionisti, che sono giunti nei giorni scorsi anche dal presidente del
Consiglio. Grossi ha dato una risposta che, nella sostanza, non si discosta
affatto da quanto stabilisce la Carta della Repubblica all’articolo 48 secondo
comma: «Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è
dovere civico». Un dovere di ogni buon cittadino, appunto. Poi, precisa Grossi,
una volta nella cabina elettorale «ognuno è libero di esprimere il proprio
convincimento. Ma credo che al voto si debba partecipare, in quanto il
referendum è per noi, è per ciascuno di noi…
da
quiieri Crozza prendeva in giro Renzi per il non voto al referendum del 17 aprile (qui)
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