Il golpe
romeno - Pino Cabras
L’ultimo pazzesco chiodo sulla bara
della democrazia, conficcato stavolta in Romania. Due riflessioni a caldo –di
Francesco Forciniti e Francesco Toscano.
Stavo
esattamente per commentare l’ultimo pazzesco chiodo sulla bara della
democrazia, conficcato stavolta in Romania, ma mi hanno preceduto – con
riflessioni su cui non ho da aggiungere nulla – Francesco Forciniti e Francesco
Toscano. Faccio mie per intero le loro parole e ricopio qui i loro interventi.
Buona
lettura!
F.
FORCINITI:
–
Incredibile (ma a pensarci bene neanche tanto): in Romania la Corte
Costituzionale ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali appena
celebrate, che avevano fatto registrare la vittoria di Calin Georgescu, noto
per le sue posizioni molto critiche verso la Nato e sostenitore della necessità
di intavolare un dialogo negoziale per chiudere la crisi dell’Europa con la
Russia.
In vista del
secondo turno Georgescu era dato dai sondaggi vicino al 70% e si avviava a
stravincere, ma ora la Corte Costituzionale ha ordinato la ripetizione del
primo turno, tra l’altro senza specificare quando.
Avete
capito? Tutto ciò non sta accadendo in Cina, in Nord Corea o nella stessa
Russia, ma a poche centinaia di chilometri da casa nostra, nel cuore
dell’Europa, in un Paese membro della democratica e liberale UE, evidentemente
così libera, liberale e democratica da voler impedire a ogni costo che si possa
mettere in discussione la traiettoria già impostata dal pilota automatico
atlantista.
E ad oggi
non si è registrata una sola dichiarazione di censura o almeno di
preoccupazione da parte di un qualsiasi leader politico europeo, nè da un
qualsivoglia membro della Commissione europea.
E dunque, in
Ucraina gli americani possono organizzare colpi di stato e rovesciare
presidenti democraticamente eletti per mettere dei loro fantocci; in Georgia se
vince un presidente non gradito si parla genericamente di brogli e si
destabilizza il Paese fomentando le rivolte di piazza; in Corea del Sud si
instaura la legge marziale per silenziare le opposizioni; in Palestina si
legittima un genocidio definendolo “lotta al terrorismo” piuttosto che
“legittima difesa”, e in Romania si annullano le elezioni per difendere la
democrazia.
Ormai hanno
gettato la maschera.
F. TOSCANO:
– Ormai
tutti quelli che non vogliono vivere sotto il tallone della Nato sono nel
mirino. La Nato è una gigantesca cosca di mafia che intimidisce e colpisce
ovunque i politici non allineati. La storia di Georgescu che vince le elezioni
in Romania grazie a TikTok è semplicemente surreale. I cittadini romeni vengono
trattati come deficienti. Era chiaro che saremmo arrivati a questo punto. Non
abbiamo protestato quando fu annullato il risultato del referendum greco sulle
politiche di austerità nel 2015; non abbiamo detto nulla quando Mattarella
impose la cacciata di Savona da ministro dell’economia in pectore dopo la
vittoria elettorale dei “gialloverdi” nel 2018. Ora è colpa di TikTok. Dsp
vuole ripristinare rapporti civili fra Russia e Italia, spiegando pacificamente
e democraticamente le ragioni che rendono corretta questa linea di indirizzo
politico. Ma siamo in dittatura, e il padrone angloamericano ha bisogno in
prospettiva di nuova carne fresca da mandare al fronte quando tutti gli ucraini
saranno morti. Tutti i media ci oscurano, e se un domani dovessimo riuscire ad
emergere solo grazie alla forza del nostro messaggio veicolato con passione dal
basso, i servi del regime inventeranno contro di noi calunnie di ogni tipo. I
preparativi di alcuni dossieraggi fondati sul nulla li conosciamo fin da ora.
Gli ipocriti che non hanno mai visto i soldi che la famiglia Biden prendeva da
società ucraine come Burisma abbaieranno come cani rabbiosi contro chi invece
non ha mai chiesto né ottenuto sostegno da nessuno. Che fare quindi? Fermarsi?
Giammai! Andremo avanti comunque fino alla fine sapendo di combattere contro i
mulini a vento. La dignità di un uomo consiste nel combattere battaglie giuste,
anche se pericolose e sproporzionate rispetto alla realtà delle forze in
campo..Avanti con coraggio!
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