martedì 10 dicembre 2024

Le elezioni annullate per presunte interferenze, in Romania




Il golpe romeno - Pino Cabras

 

L’ultimo pazzesco chiodo sulla bara della democrazia, conficcato stavolta in Romania. Due riflessioni a caldo –di Francesco Forciniti e Francesco Toscano.

 

Stavo esattamente per commentare l’ultimo pazzesco chiodo sulla bara della democrazia, conficcato stavolta in Romania, ma mi hanno preceduto – con riflessioni su cui non ho da aggiungere nulla – Francesco Forciniti e Francesco Toscano. Faccio mie per intero le loro parole e ricopio qui i loro interventi.

Buona lettura!

 

F. FORCINITI:

– Incredibile (ma a pensarci bene neanche tanto): in Romania la Corte Costituzionale ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali appena celebrate, che avevano fatto registrare la vittoria di Calin Georgescu, noto per le sue posizioni molto critiche verso la Nato e sostenitore della necessità di intavolare un dialogo negoziale per chiudere la crisi dell’Europa con la Russia.

In vista del secondo turno Georgescu era dato dai sondaggi vicino al 70% e si avviava a stravincere, ma ora la Corte Costituzionale ha ordinato la ripetizione del primo turno, tra l’altro senza specificare quando.

Avete capito? Tutto ciò non sta accadendo in Cina, in Nord Corea o nella stessa Russia, ma a poche centinaia di chilometri da casa nostra, nel cuore dell’Europa, in un Paese membro della democratica e liberale UE, evidentemente così libera, liberale e democratica da voler impedire a ogni costo che si possa mettere in discussione la traiettoria già impostata dal pilota automatico atlantista.

E ad oggi non si è registrata una sola dichiarazione di censura o almeno di preoccupazione da parte di un qualsiasi leader politico europeo, nè da un qualsivoglia membro della Commissione europea.

E dunque, in Ucraina gli americani possono organizzare colpi di stato e rovesciare presidenti democraticamente eletti per mettere dei loro fantocci; in Georgia se vince un presidente non gradito si parla genericamente di brogli e si destabilizza il Paese fomentando le rivolte di piazza; in Corea del Sud si instaura la legge marziale per silenziare le opposizioni; in Palestina si legittima un genocidio definendolo “lotta al terrorismo” piuttosto che “legittima difesa”, e in Romania si annullano le elezioni per difendere la democrazia.

Ormai hanno gettato la maschera.

F. TOSCANO:

– Ormai tutti quelli che non vogliono vivere sotto il tallone della Nato sono nel mirino. La Nato è una gigantesca cosca di mafia che intimidisce e colpisce ovunque i politici non allineati. La storia di Georgescu che vince le elezioni in Romania grazie a TikTok è semplicemente surreale. I cittadini romeni vengono trattati come deficienti. Era chiaro che saremmo arrivati a questo punto. Non abbiamo protestato quando fu annullato il risultato del referendum greco sulle politiche di austerità nel 2015; non abbiamo detto nulla quando Mattarella impose la cacciata di Savona da ministro dell’economia in pectore dopo la vittoria elettorale dei “gialloverdi” nel 2018. Ora è colpa di TikTok. Dsp vuole ripristinare rapporti civili fra Russia e Italia, spiegando pacificamente e democraticamente le ragioni che rendono corretta questa linea di indirizzo politico. Ma siamo in dittatura, e il padrone angloamericano ha bisogno in prospettiva di nuova carne fresca da mandare al fronte quando tutti gli ucraini saranno morti. Tutti i media ci oscurano, e se un domani dovessimo riuscire ad emergere solo grazie alla forza del nostro messaggio veicolato con passione dal basso, i servi del regime inventeranno contro di noi calunnie di ogni tipo. I preparativi di alcuni dossieraggi fondati sul nulla li conosciamo fin da ora. Gli ipocriti che non hanno mai visto i soldi che la famiglia Biden prendeva da società ucraine come Burisma abbaieranno come cani rabbiosi contro chi invece non ha mai chiesto né ottenuto sostegno da nessuno. Che fare quindi? Fermarsi? Giammai! Andremo avanti comunque fino alla fine sapendo di combattere contro i mulini a vento. La dignità di un uomo consiste nel combattere battaglie giuste, anche se pericolose e sproporzionate rispetto alla realtà delle forze in campo..Avanti con coraggio!

da qui

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