mercoledì 18 dicembre 2024

G A Z A : un genocidio che dura da decenni – Gianni Lixi

 

 

LA STORIA ANTICA

La storia della “Striscia di Gaza” si interseca con la città di Gaza . Questa ha origini antichissime e fu certamente fondata più di 5000 aa fa e questo ne fa una delle più antiche città del mondo.1 Sono stati diversi i popoli che hanno vissuto in questo territorio. Gli Egizi l’hanno governata per quasi 350 anni. Dopo di loro furono i Filistei ad abitarla. I Filistei, popolo dal quale la regione geografica della Palestina ha preso il nome, occupavano la regione litoranea della striscia sino poco più a Nord dell’attuale Ashod, città israeliana nata dopo la Nakba con l’occupazione di alcuni villaggi Palestinesi tra cui Abu Suweira, piccolo villaggio abitato da 450 Palestimesi, Isdud, villaggio abitato da 5360 Palestinesi, Barqa, villaggio abitato da 1030 Palestinesi tutti occupati tra il 10 ed il 12 maggio 1948 dai terroristi israeliani dell’Haganah.2

Gaza, ai tempi dei Filistei nel XII secolo BC, faceva parte delle cinque città stato denominate Pentapoli. Le altre quattro città erano Gat, Ekron, Ashod, e l’attuale Ascalona città israeliana nata dopo la NaKba con l’occupazione di alcuni villaggi Palestinesi tra cui al-Jura (Gaza) abitato da 2810 Palestinesi, al-Majdal (Gaza) abitato da 11500Palestinesi, al-Jiyya abitato da 1430 Palestinesi , bombardati da aerei israeliani tra il 4 ed il 5 novembre 1948. Gli abitanti che riuscirono a sopravvivere scapparono verso la vicina striscia di Gaza.

Tra le cinque città di Pentapoli Gaza era senz’altro la più dinamica sia da un punto di vista commerciale che culturale. Molto famosa era la sua scuola filosofica e di retorica che ha contribuito alla nascita della paleografia (lo studio delle caratteristiche e dell’evoluzione delle prime forme di scrittura).3 La vivacità d Gaza continuò anche sotto i Romani ed anzi divenne il fulcro della fusione di diverse culture.4 Un’altra caratteristica di questo territorio erano i celebri Monasteri e la cultura monastica ad essi legata. 5

Il periodo Bizantino va dal IV al VI secolo AD ed a questo segue, intorno alla metà del 600 il Periodo Mussulmano con il radicamento della cultura islamica. I Crociati la invasero nel primo secolo dopo l’anno mille, ma la regione aveva già conosciuto un importante declino. La Dominazione Ottomana durò quattro secoli (1517 – 1918 ). Dal 1918 al 1948 passò sotto il Mandato Britannico.

LA STORIA RECENTE

Geograficamente la Striscia di Gaza che oggi conosciamo è un di territorio pianeggiante di circa 365 km², lunga circa 40 Km e larga nella sua parte più ampia 10 Km, ed è abitato da 2.300.000 Palestinesi. Di questi, oltre 1,4 milioni sono profughi, cioè palestinesi deportati dai loro villaggi d’origine. Purtroppo a causa del genocidio in corso questi numeri non sono più attuali. Il genocidio di questi ultimi 14 mesi ad opera di israele ha drammaticamente cambiato la geografia e la densità della popolazione della striscia.

Gaza è stata la culla dei movimenti della resistenza Palestinese: dalla nascita dei Fedayn alla nascita della prima intifada nel 1987. Ben Gurion l’ha sempre vista come una minaccia ed ha cercato di studiare numerosi piani col fine ultimo di “deportare i deportati”.

Gaza, che contava 90.000 Palestinesi autoctoni, con la Nakba del 1948 si popolò di 200.000 profughi Palestinesi che sopravvissero ai massacri dei loro villaggi ad opera dei terroristi israeliani. In certi casi si è trattato di una vera e propria deportazione come è avvenuto ai beduini del Negev.7

I bombardamenti israeliani su Gaza sono iniziati molto presto, all’indomani della Nakba nel 1948. Allora la striscia era amministrata dagli Egiziani (che non l’avevano annessa al proprio territorio) e nel gennaio 1949 si arrivò ad un cessate il fuoco mediato delle UN. Nel frattempo un giovane maggiore israeliano, Ariel Sharon, che diventerà primo ministro, eseguiva la completa pulizia etnica di 6 villaggi della striscia: Najd, Burayr, Simsim, Kawfakha e Huj. In quest’ultimo Sharon costruì la propria residenza privata su circa 5000 dunam (circa 500 ettari) di terra del villaggio.8

I MASSACRI ISRAELIANI

Nel 2014, anno dell’attacco più atroce (sino ad allora) compiuto dagli israeliani a Gaza, Jean-Pierre Filiu, storico francese esperto di Gaza scrisse un saggio intitolato “Le 12 guerre di Gaza”.9 In questo articolo Filiu elenca tutti i massacri perpetrati ai danni dei Palestinesi di Gaza dal 1948 in poi. I numeri sono agghiaccianti ma sono infinitamente inferiori rispetto al genocidio che si sta compiendo sotto i nostri occhi.
Dal novembre 1956 al marzo 1957 gli israeliani hanno sterminato l’1% della popolazione che in quel periodo era di circa 300.000 Palestinesi. E’ di questo periodo il massacro di Khan-Younis, dove gli israeliani massacrarono civili, donne e bambini, mettendoli al muro e mitragliandoli. In totale furono 275 i palestinesi sterminati.

Nel 1967 gli israeliani occupano Gaza. La vita per i Palestinesi si fa sempre più dura. Nel 1972 gli israeliani non permettono più ai Palestinesi di Gaza di andare liberamente in Cisgiordania (era permesso ma solo di giorno). Le misure di punizione collettiva iniziano nel marzo 1993 con la chiusura completa dei confini. All’interno della striscia rimanevano però 5.000 coloni israeliani che rendevano i confini non facilmente controllabili dall’esercito a causa dei numerosi check point, che oltretutto rappresentavano un alto costo economico per un numero esiguo di israeliani. Nel 2005 quindi Sharon, consigliato dai militari, ordinò unilateralmente lo sgombero delle colonie risarcendo i coloni con denaro. Questo è l’anno in cui la “Prigione Gaza” ha veramente chiuso tutte le sue sbarre. Israele controlla tutti i confini di mare, di terra e lo spazio aereo. Riduce ulteriormente le acque territoriali portandole a 3 miglia.10 Questo limita notevolmente la pesca, con continui affondamenti di barche da pesca anche all’interno delle 3 miglia. La definizione “Prigione a Cielo Aperto” non è però una definizione precisa. In effetti in una prigione i detenuti sono più al sicuro e non sono sparati o bombardati come avviene ai Palestinesi.

Nel 2006 Hamas vince le elezioni. E’ una organizzazione molto radicata nella società, attraverso attività sociali ed educative e questo le fa guadagnare quel consenso popolare che non hanno i candidati di Fatah.

I MASSACRI RECENTI

Dal 2005 al 2007 israele ha ucciso a Gaza 668 Palestinesi.

Dal dicembre 2008 al gennaio 2009 nella cosiddetta “Operazione Piombo Fuso” gli israeliani massacrano 1.417 civili, quasi tutti donne e bambini.

Il 31/05/210 in acque internazionali una fregata israeliana attacca la nave Turca della “Freedom Flotilla” Mavi Marmara che portava derrate alimentari, materiale sanitario e giochi per bambini a Gaza, uccidendo 9 attivisti pacifisti Turchi ed uno di nazionalità Americana-Turca.11

Nel novembre 2012 gli israeliani lanciano l’operazione “Pilastro di Difesa” con la quale uccidono 166 Palestinesi, quasi tutti donne e bambini.

Tra luglio e agosto 2014 con l’operazione “Margine Protettivo” gli israeliani uccidono 2.100 palestinesi tra cui 500 bambini.

A marzo del 2018 iniziano le manifestazioni pacifiche, denominate “Grande Marcia del Ritorno” tenute al confine di Gaza per alcuni mesi. I cecchini israeliani sparano tra i manifestanti uccidendo 234 giovani palestinesi.12

Maggio 2021 la cosidetta “Guerra degli 11 giorni”. Gli israeliani bombardano Gaza uccidendo 216 palestinesi, la maggior parte donne e bambini.

I NUMERI AGGHIACCIANTI DI QUESTO GENOCIDIO.

Ai 45000 morti ufficiali (che si riferiscono ai decessi che hanno avuto un riscontro negli ospedali) si devono sommare i corpi ancora sotto le macerie delle città rase al suolo e le morti indirette legate al genocidio (malnutrizione, infezioni, impossibilità a curarsi per la distruzione mirata delle risorse sanitarie). Secondo “The Lancet”, una delle riviste scientifiche più indicizzate al mondo, il numero dei morti legati al genocidio ammonterebbe a poco meno di 200.000 palestinesi. Cioè Israele ha sterminato quasi il 9% della popolazione. Quasi tutti donne e bambini.6

Sino ad agosto 2024 l’80% delle case era distrutto, ma negli ultimi mesi gli israeliani hanno continuato a radere al suolo anche strutture disabitate nell’intento di rendere impossibile il ritorno dei palestinesi. Sono quindi numeri in difetto.

Che sia un massacro per annientare un popolo lo dimostrano i bersagli degli attacchi. Sino ad agosto 2024 l’ONU ha certificato 74 attacchi alla settimana ad ospedali e strutture sanitarie, da allora gli attacchi sono diminuiti perché non c’è quasi più niente da colpire. I medici vengono fatti oggetto di bersaglio e vengono uccisi13 o arrestati e torturati.14 La sanità a Gaza è al collasso.

Il sistema di istruzione praticamente non esiste più. Da un anno gli studenti palestinesi di Gaza non possono più studiare. Le sue 12 università sono state distrutte.15

Vengono presi di mira sia il personale che distribuisce gli aiuti alimentari 16sia i disperati che in fila aspettano che il cibo venga distribuito .17

I luoghi di culto sono stati rasi al suolo con circa 1000 moschee distrutte. Anche la famosa chiesa di S. Porfirio, di culto Greco Ortodosso è stata rasa al suolo18.

Sistematica è la profanazione di tutti i cimiteri per cancellare la memoria dei Palestinesi di Gaza.

Tra tutti i perversi record che gli israeliani hanno superato in questo genocidio c’è l’attacco mirato alla stampa in modo che non si conosca la verità. 137 giornalisti ad oggi sono stati ammazzati.19 Nonostante questo molti giornalisti Palestinesi continuano a rischiare la vita per raccontarci le atrocità che gli israeliani stanno commettendo a Gaza.

Nel saggio citato di Filiu, scritto nel 2014, l’autore conclude dicendo che l’umanità non avrebbe più potuto accettare altri crimini come quelli commessi da israele quello stesso anno. Purtroppo aveva torto. L’umanità, per la verità non tutta l’umanità, solo quella più “civilizzata”, accecata dalla propaganda israeliana e dal legame di sangue con gli Stati Uniti sta invece accettando questo indescrivibile genocidio documentato in diretta.

1) Nur Masalha “Palestine A Four Thousand Year of History” pag 120

2)https://www.zochrot.org/villages/nakba_map/en?target=6&Nakba_Map

3)Nur Masalha “Palestine A Four Thousand Year of History” pag 125

4)id

5)Nur Masalha “Palestine A Four Thousand Year of History” pag 129

6)https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)01169-3/fulltext

7)Ilan Pappe “The Ethnic Cleansing of Palestine pag 194

8)Id. pag. 147

9)Jean-Pierre Filiu. The Twelve Wars on Gaza. Journal of Palestine Studies, 2014, 44 (1), pp.52 – 60. ff10.1525/jps.2014.44.1.52ff. ffhal-03473736f

10)Id. p. 56

11)https://www.aljazeera.com/features/2020/5/30/a-decade-has-passed-but-the-mavi-marmara-killings-i-saw-still-shape-me

12)https://www.assopacepalestina.org/2020/11/27/la-grande-marcia-del-ritorno-a-gaza-234-morti-17-indagini-1-rinvio-a-giudizio/

13)https://www.aljazeera.com/news/2024/8/26/palestinian-medics-deported-from-gaza-tortured-while-detained-report

14)https://www.middleeasteye.net/news/war-gaza-prominent-palestinian-doctor-tortured-and-killed-israeli-detention

15)https://www.lemonde.fr/en/international/article/2024/03/07/all-12-universities-in-gaza-have-been-the-target-of-israeli-attacks-it-s-a-war-against-education_6592965_4.html

16)https://www.bmj.com/content/387/bmj.q2767

17)https://www.aljazeera.com/news/2024/2/29/dozens-killed-injured-by-israeli-fire-in-gaza-while-collecting-food-aid#:~:text=More%20than%20100%20Palestinians%20have%20been%20killed%20and,the%20besieged%20enclave%20faces%20an%20unprecedented%20hunger%20crisis.

18)https://www.wsj.com/livecoverage/israel-hamas-war-biden/card/blast-goes-off-at-orthodox-church-campus-in-gaza-oWLl1hHFxw5GmKWdXIIm

19)https://cpj.org/2024/12/journalist-casualties-in-the-israel-gaza-conflict/

 

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