Forse sarà un’eresia, ma a volte viene da
chiedersi se i musicisti virtuosi, quei mostri di bravura capaci di infilare le
acrobazie più spericolate, di innalzarsi al di sopra della mischia col sorriso
sulle labbra e una folla osannante ai loro piedi, facciano davvero bene alla
musica. Talvolta infatti ho come la sensazione che in giro ci siano troppi
musicisti bravissimi e troppo poca musica bellissima, quasi che i primi
togliessero l’ossigeno alla seconda. Ai concerti, nonostante la Banda Bassotti che ci governa, qualcuno ancora
ci va. Non importa se pop, classica, jazz, opera; il fatto è che quando si
riaccendono le luci e sento il pubblico che dice: «Dio com’è bravo!», divento
triste. Perché la frase che vorrei sentire non è quella. «Dio che bella musica!»
Quella è la frase che vorrei sentire. Ma capita di rado…
E' esattamente ciò che ho detto alcuni giorni fa discorrendo di jazz... (ma non solo)
RispondiEliminasenza buoni ingredienti non si potrebbe fare un buon piatto:)
RispondiEliminaÈ tutto verissimo purtroppo, ed è un discorso che travalica i confini della musica, per arrivare ad altri campi, la scrittura, la pittura, l'arte in generale.
RispondiEliminami fai ricordare una storia, non so se vera, ma verosimile, di una libreria nella quale il commesso insisteva che l'Odissea era di Baricco
RispondiEliminaAhahah, cioè, non ci sarebbe niente da ridere, però è bellissima. :D
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