…arriva la
ciliegina sull'indigesta torta dell'Imu: sulle case nuove, costruite e
invendute, non si pagherà l'Imu. Cioè i costruttori risparmieranno qualcosa
come 35 milioni (nel complesso), a fronte di un patrimonio invenduto che si
aggira sugli 1,5 miliardi (stime riportate dal Sole 24 ore, 29/8/2013).
Riepilogando: un giovane precario e senza casa, che va a vivere da solo facendo
i salti mortali ogni mese per pagare l'affitto, pagherà la nuova Imu;
Caltagirone e i suoi colleghi, che hanno costruito case che non riescono a
vendere, correndo quello che dovrebbe essere il normale e fisiologico rischio
d'impresa, non la pagheranno. In compenso, quelli che il rischio d'impresa lo
pagano sempre, cioè i lavoratori dipendenti e non, sono del tutto scomparsi
dalla scena: alla cassa integrazione, agli esodati andranno le briciole che
restano dopo aver trovato le coperture dell'Imu; agli atipici, precari,
indipendenti neanche quelle.
L'effetto
redistributivo della manovra è evidente e plateale anche prima che arrivino i
dettagli che preoccupano la Commissione Ue, i custodi del tetto del 3% del
rapporto deficit/Pil: se è chiaro che per la prima rata lo sgravio dell'Imu è
stato pagato un po' prendendo soldi dal 2014, un po' con tagli veri e
trucchetti vari, non è ancora chiaro come sarà pagata l'abolizione della
seconda tranche. Fondi dormienti tagli semi-lineari: i giornali abbondano di
termini fatti apposta per respingere i lettori. Per ora di certo c'è una
sanatoria sui gestori dell'unico affare che va in Italia, le slot machine:
erano protagonisti di un lungo contenzioso con lo Stato, al quale addirittura
dovrebbero 2,5 miliardi, gli si chiede di pagare “pochi maledetti e subito” 600
milioni, e nessuno più ci dirà che aveva ragione e chi torto in quel processo.
Del resto, a che servono i processi?
Che rabbia, ogni volta penso che non si possa fare di peggio, e invece eccone un'altra.
RispondiEliminapurtroppo il "meglio" ha dei miti fisiologici, il "peggio", invece, è un concetto "mobile", quando ti sembra di averlo raggiunto, si è già spostato un po' più in là...
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