Ieri Bradley
Manning è stato giudicato colpevole per 20 dei 22 capi d'accusa per cui
era stato incriminato, inclusa la violazione della Legge sullo spionaggio del
1917, avendo rilasciato informazioni segrete e avendo disobbedito agli ordini.
Questa è la cattiva notizia. Quella buona è che è stato giudicato non colpevole
per il reato di "aiuto al nemico". Questo perché quelli che stava
aiutando eravamo noi, il popolo americano. E noi non siamo il nemico. Giusto?
Manning
potenzialmente rischia 136 anni di prigione. Quando la sentenza verrà
annunciata, tutti noi ci faremo una buona idea di quanto seriamente le Forze
armate statunitensi prendono i diversi crimini. Quando sentite di quanto
Manning - ora 25enne - dovrà stare in prigione, paragonatelo alle condanne
ricevute da altri soldati:
Il
colonnello Thomas M. Pappas, l'alto ufficiale dell'Intelligence militare ad Abu
Ghraib presente la notte dell'omicidio del prigioniero iracheno Manadel
Al-Jamadi, non aveva ricevuto alcuna pena detentiva. Ma era stato ammonito e multato per
8000 dollari. (Pappasavrebbe affermato a proposito di Al-Jamadi, "Non
cadrò solo per questa storia").
La sergente
Sabrina Harman, la donna divenuta famosa per aver fatto il segno del pollice in su accanto al corpo di Al-Jamadi e
ritratta in un'altra foto sorridente accanto a prigionieri iracheni nudi
incappucciati e accatastati l'uno sull'altro, era stata condannata a sei mesi per maltrattamento dei detenuti.
Lo
specialista Armin Cruz era stato condannato a otto mesi per
aver abusato di iracheni ad Abu Ghraib e aver occultato il reato…
per la logica delle forze armate, tutto perfettamente regolare.
RispondiEliminaun altro mondo è possibile, si diceva 10-15 anni fa.
RispondiEliminaè una lotta difficile, contro un Moloch
Tutto il mondo è paese. Loro sono più grandi, e le ingiustizie le fanno più in grande.
RispondiEliminacinismo e buonsenso insieme:)
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