La
situazione ha preso ormai la china greca. Le aziende italiane si vendono agli
stranieri perché sanno che e' l'unica ancora di salvezza; aggrapparsi a
qualcuno che sembra più robusto. Il Made in Italy ormai non sta fuggendo da
tasse o balzelli, sta fuggendo da un disastro che si avvicina. Il debito ha
sforato il 130% , il PIL e' in crollo , e quel che e' peggio e' che il rapporto
debito/pil si e' alzato per un crollo del PIL, e i consumi anche. Il credito e'
fermo e l'industria scappa o si "globalizza", altro modo per dire che
scappa. E il disastro immobiliare e' ormai scoppiato. Il sistema pensionistico
e' al collasso.
Di fatto,
ormai e' tardi. Le poche eroiche imprese che ancora stanno a galla presto
saranno troppo poche e non abbastanza forti per sostenere tutto.
Voi dite: e il governo non lo sa?
Certo che lo
sa! Guardate come si stanno comportando: un esercito in ritirata. Stanno
rubando a man bassa , distribuendo favori a nipoti, per avere i forzieri pieni
quando la festa finirà. Hanno appena varato un "DL del fare" che
contiene di fatto solo ruberie e favori. Ricordate i 40 miliardi di debito
fatti per poter liquidare le aziende fornitrici della PA? Beh, sinora hanno
erogato si e no due miliardi. Il resto lo ha la CDP, di cui ho già parlato,
gestita dalle banche che necessitavano di un salvataggio. Solo il 4% di quei
soldi e' andato alle aziende. Cosa hanno fatto? Hanno indebitato la
nazione per arricchire di liquidi i soci di CDP…
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