Se l’Occidente decidesse di intervenire militarmente in Siria,
il grido di battaglia dovrebbe essere “uno per tutti e tutti per uno”. La
realtà è ben più drammatica e difficile da digerire: se il presidente Barack Obama optasse per l’intervento militare in
Siria, per la prima volta nella storia gli Stati Uniti
combatterebbero al fianco dei militanti di al Qaeda.
Una bella alleanza davvero. Non erano i Tre
Moschettieri che per farsi coraggio, prima di ogni scontro gridavano “uno per
tutti e tutti per uno”? Lo stesso grido di battaglia dovrebbero adottarlo gli
occidentali se – o quando – i grandi statisti delle potenze occidentali
decidessero di scatenare una guerra contro Bashar al Assad. Gli uomini
che uccisero migliaia di persone con l’attentato delle Torri Gemelle l’11
settembre 2001 combatteranno accanto alle stessa nazione il cui sangue
innocente fu così crudelmente versato 12 anni fa. Un vero successo politico per
Obama, Cameron, Hollande e tutti gli altri signori della guerra in miniatura.
Naturalmente questa realtà non verrà
sottolineata, anzi verrà nascosta, dal Pentagono o dalla Casa Bianca e nemmeno al Qaeda avrà interesse a pubblicizzarla. Ma
una cosa in comune la Casa Bianca e al Qaeda ce l’hanno: il desiderio di
distruggere il regime di Assad. È lo stesso obiettivo del Nusra, il movimento vicino ad
al Qaeda che in Siria combatte contro le forze governative. Questa situazione
apre alcune interessanti prospettive.
Forse gli americani dovrebbero chiedere ad al
Qaeda un piccolo aiuto per ciò che riguarda l’intelligence, non fosse altro
perché i militanti di al Qaeda conoscono il territorio e la popolazione molto
meglio degli americani. E magari al Qaeda potrebbe fornire utili informazioni
sui bersagli da colpire al Paese che non fa altro che proclamare ai quattro
venti che sono i sostenitori di al Qaeda – e non i siriani – il pericolo
pubblico numero 1 del mondo occidentale. Naturalmente non mancheranno le
contraddizioni in qualche modo involontariamente e amaramente divertenti.
Mentre gli americani con i droni massacrano gli uomini di al Qaeda nello Yemen e in Pakistan – oltre a un imprecisato numero di civili
– con l’aiuto di Cameron, Hollande e altri minuscoli politici trasformatisi in
generali, garantiranno assistenza militare ad al Qaeda in Siria colpendo i suoi
nemici. Ci potete scommettere l’ultimo euro che vi rimane che il solo bersaglio
che gli americani non colpiranno in Siria sarà quello degli uomini di al Qaeda
e del Nusra...
sempre più convinto che questo intervento sarebbe suicida
RispondiEliminaun colin powell con una provetta di sarin, all'Onu, lo troveranno?
RispondiEliminasiamo in mani di incapaci:(