Cinquanta a tre. Cinquanta morti palestinesi in questi giorni, contro i tre
morti israeliani iniziali dovuti ai razzi di Hamas. Credo che Israele possa
essere contento, ha recuperato alla grande e mi pare stia vincendo questa
guerra. Uno degli Stati più militarizzati e organizzati del mondo, contro una
Striscia di Palestinesi, piena di civili.
Se poi contiamo che fra i morti palestinesi ci sono circa una decina di
bambini, possiamo addirittura fare questo calcolo per vedere che il risultato
di Israele migliora. La speranza di vita attesa da un bambino di cinque anni,
gli anni che doveva vivere e non vivrà mai, perché morto sotto le bombe, sono
circa settanta, diciamo il doppio di un uomo medio.
Allora, il bilancio sale, a favore di Israele: i bambini valgono doppio, e
quindi Israele sta vincendo sessanta a tre. Molto bene.
Dimenticavo, fra i morti palestinesi anche una donna incinta: vale doppio,
anzi triplo. Quindi siamo sessantadue a tre. Ottimo risultato. Se andiamo sui
feriti, poi, cresce la contentezza israeliana: i feriti palestinesi, tutti
civili, moltissimi bambini e ragazzi, sono centinaia, oltre 350: gli ospedali
sono allo stremo, è davvero un grande risultato.
Se poi contiamo i danni materiali, le case bombardate e distrutte, le
infrastrutture, davvero qui siamo ad un vero trionfo. Fra poco, al ritmo di
mille attacchi aerei in tre giorni, ovvero uno ogni cinque minuti, l’intera
Striscia di Gaza sarà ridotta ad un cumulo di macerie. Una grande vittoria…
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