L'ho sentito con le mie orecchie Mario
Monti dire, davanti a un migliaietto di Sindaci allibiti, che l'Emiro del Qatar
non poteva investire in Italia per un motivo: "corruption",
corruzione.
Ed ora, si sa, con la sola forza
dell'imposizione delle mani, corruzione in Italia non ce n'è più. E' bastata
una leggina e tutto si è risolto.
Tanto è vero che qualche settimana dopo
Mario Monti se ne va in Qatar a trattare chissà quali affari. Ma non ci va da
solo: ha la bella pensata di portarsi dietro il Presidente di Regione più
inutile della storia dell'Autonomia della Sardegna, Ugo Cappellacci.
La novità, se vogliamo, è proprio
questa: una Regione in vendita, ancor prima che inizino i saldi.
O meglio, ad iniziare ci hanno pensato i
"sardi". Molto virgolettato.
Con quell'atteggiamento supino, da
servi.
Un miliardo di euro, addirittura.
Noccioline in confronto a quello che lo
Stato italiano deve alla Sardegna, bruscoline in confronto all'incapacità dello
svenditore di spendere i 10 miliardi di euro dell'Unione Europea per la
programmazione 2007/2013 destinate alla nostra isola.
Ma la ricetta, questa volta, è di quelle
avveniristiche.
Blocchetti, foratini, betoniere,
cemento, sferragliamenti, cemento.
Un pò di folklore: il ballo tondo col
nulla in mezzo.
Vestiteli a maschera i sardi, che con
quei sottanoni degli islamiti ci facciamo la nostra porca figura.
Nanneddu meu già ce lo ricordiamo
ancora, poi un giro di troie per farli coddare questi Emiri che già sono
abituati a 27 mogli ma vuoi metterci una letterina o una velina?...
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