Tutto si rafforza se, a quell'ora di notte, si
va a trovare un amico, per vedere come sta.
La Libertà Non Sta Nello Scegliere Tra Bianco E Nero, Ma Nel Sottrarsi A Questa Scelta Prescritta. (Theodor W.Adorno)
sabato 17 novembre 2012
La passeggiata improvvisa - Franz Kafka
Quando la sera sembra ci si sia
definitivamente risolti a restare a casa, si è indossata la veste da camera,
dopo cena si siede al tavolo illuminato e si è iniziato un qualche lavoro o
gioco, concluso il quale d’abitudine si va a dormire, quando fuori c’è un tempo
ostile che rende naturale il rimanere a casa, quando ormai si è rimasti fermi
così a lungo accanto al tavolo che l’andarsene non potrebbe che suscitare la
sorpresa generale, quando le scale sono già buie e il portone sbarrato, quando
ora, nonostante tutto, ci si alza presi da un disagio improvviso, ci si cambia
la giacca, si ricompare subito vestiti per uscire, si dichiara di dovere
andare, e lo si fa senz'altro dopo essersi brevemente accomiatati, si pensa,
giudicando dalla rapidità con cui la porta è stata sbattuta, di essersi
lasciati alle spalle più o meno contrarietà, quando ci si ritrova in strada,
con membra che rispondono con particolare mobilità alla libertà inattesa che si
è loro procurata, quando per quest’unica decisione si sente raccolta in sé ogni
capacità di decisione, quando con evidenza maggiore del solito si comprende
che, più che il bisogno, si ha la forza di operare e sopportare facilmente il
cambiamento più repentino, e quando si cammina così per le lunghe vie – allora,
per quella sera, si è usciti del tutto dalla propria famiglia, che s’allontana
nel nulla, mentre noi, saldissimi, neri per l’assoluta nettezza dei nostri
contorni, battendo con le mani dietro le cosce, ci si innalza alla nostra vera
figura.
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