mi è piaciuto molto - franz
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…Mariangela Sedda ricostruisce uno spaccato di storia
italica dal 1913 al 1928 ricorrendo allo stratagemma dell’epistolario tra due
sorelle, Grazia e Antonia, l’una partita con il marito per l’America e l’altra
rimasta in terra sarda.
E’
attraverso le scarne e rade parole, scritte in un italiano approssimativo
venato di espressioni e termini dialettali, che si legge la fatica
dell’emigrante, la durezza della vita contadina di chi è rimasto e l’avidità
della guerra, la prima guerra mondiale, che inghiotte uomini e i pochi che
risputa li restituisce monchi o folli, e infine l’addensarsi della nube
fascista che non viene fermata neanche dall'oceano, e censura le preoccupazioni
e i timori, affinché non arrivino oltremare.
Certamente
è un epistolario fasullo, costruito da una scrittrice a tavolino.
Ma
è verosimile…
…La potenza della parola
scritta, in questo caso dovuta al'’espediente costituito dalle lettere, è
coinvolgente, e l’apparente semplicità di un lessico popolare ed a volte
stentato rendono di gran realismo le vicende narrate, immergendo totalmente il
lettore in quella che sarà un ‘esperienza particolarissima, e facendolo partecipare in prima
persona al complesso legame che unisce le due sorelle. Piccoli episodi di vita
privata si mescolano quindi ad avvenimenti di portata storica,passando da
scorci d ‘esistenza nel piccolo paesino di Olai, cadenzati da riti e gesti
quotidiani di un popolo profondamente segnato da una grama esistenza,alla vita
nel "Nuovo Mondo ", dall'apparenza luminosa e ricca d ‘attese, ma che nasconde anch'essa la sua buona
dose di miserie ed ingiustizie, malgrado dia l’opportunità ai più fortunati di
rifarsi una vita dignitosa…
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