venerdì 22 luglio 2016

a cosa serve la meritocrazia

le parole sono importanti (come diceva Nanni Moretti ) e la meritocrazia nasce da un imbroglio.
immaginiamo che le classi (se ancora si può dire) dominanti non riescano a produrre eredi dignitosi e le classi inferiori possano rovesciarle e sostituirle.
immaginiamo che i Malcolm X, i Che Guevara, i Frantz Fanon (per fare degli esempi) siano stati un pericolo grave per le classi dominanti.
occorre che non appaia più gente così.
ecco a cosa serve la meritocrazia, si cooptano le migliori menti delle giovani generazioni delle classi inferiori, offrendogli, in quanto meritevoli, posti importanti nella struttura di potere dominante, si parta dalle borse di studio, per arrivare agli organismi internazionali, al carrozzone dell’Unione Europea, fino a qualche ministero, al limite.
le classi dominanti, per i loro rampolli, usano il nepotismo, l’albero genealogico, ma si sa che il sistema cadrebbe nel giro di un paio di generazioni di inetti e incapaci figli di papà; hanno bisogno dell’intelligenza e delle capacità di quelli bravi davvero.
bisogna, però, staccarli dalle loro classi inferiori, dove sarebbero pericolosi per le le classi dominanti, sterilizzarli e renderli utili al sistema delle classi dominanti.
niente è casuale, tutto è scritto e deciso con accordi e trattati.
ecco un film che spiega bene come funziona il meccanismo delle classi e della meritocrazia.

l’Italia è un caso a parte, un vecchio sistema feudale dove le caste sembrano impermeabili, basta guardare i cognomi dei giornalisti della Rai, o le parentele dei professori universitari o i legami politico-mafiosi (ecco un film che sintetizza, con risate amare, il declino italiano, dell’università e della cultura), dove l’università (ancora per quanto?) è un serbatoio per le università straniere (un tempo esistevano, per i minatori, i trattati d’emigrazione).
a scuola, e non solo, si parla molto della meritocrazia, è il nome che danno al meccanismo per dividere i lavoratori, per far credere a qualcuno di essere meglio di altri, solo perché il padrone (si può dire ancora?) ha bisogno di servi molto fedeli.
come dice Giulietto Chiesa, buon viaggio intorno al Sole.

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