Spesso alcuni credenti, i più “clericals” fra i credenti,
danno ad intendere che gli atei siano persone malvagie, prive di sentimenti,
anaffettive, irragionevoli: ciò sulla base dell’assurdo preconcetto che «una
persona di senso deve per forza credere all’esistenza di un’entità superiore».
Ogni volta che un ateo spiega le ragioni che lo inducono
a non credere e a ritenere altrettanto insensati preconcetti dettati dalla
visione dogmatica della vita (che è maggiormente priva di senso rispetto al
ragionamento) l’ unica risposta razionale che si ottiene sono le spallucce..
La vera questione ovviamente non è cosa pensi il credente
del non credente e viceversa ma l’atteggiamento prevaricatore del credente
“estremista” attuato nei confronti del credente mite e del non credente.
I casi da citare sono arcinoti ma oggi vorrei accennare
all’eutanasia. In questo Paese strano e ipocrita non è consentito a una persona
moribonda di mettere fine alla propria esistenza in maniera legale.
Una cultura basso-medioevale, per così dire cristiana,
sottrae agli esseri umani la possibilità di decidere liberamente della propria
esistenza, imponendo a tutti – credenti e non – attraverso il legislatore di
sottostare alla volontà del così detto creatore.
Mentre si succedono in Italia governi iniqui che
considerano sempre secondari i temi “etici” (perché primari sono invece quelli
economici … per i quali per altro il nostro Paese è di fatto commissariato) il
buon italiano che decide di mettere fine alla propria dolorosa esistenza deve
per forza mettere mano al portafoglio (neanche a dirlo) e andare a spirare
nella vicina Svizzera.
Se puoi ancora parlare ed esprimere chiaramente la tua
volontà, come minimo devi espatriare. Se invece non parli, non senti e non vedi
allora chi ti vuole bene per «lasciarti andare» – secondo la volontà che tu
magari un precedenza hai espresso chiaramente – rischia di vivere un calvario
passando da un tribunale all’altro.
Una piccola storia. Mario ha 13 anni o meglio li dovrebbe
compiere a giugno: è affetto da una malattia invalidante, non riesce più a
muoversi; è vigile, attento ma visibilmente abbattuto per il suo stato. Ho
provato a curarlo ma non ha risposto come avrebbe dovuto, sta a me ora decidere
che fare… Mario non parla, non può parlare perché Mario è un cane: io devo
decidere per lui, lo guardo e cerco di capire cosa vorrebbe fare, se voglia
trascinarsi con i posteriori ormai “peso morto” graffiandosi gli arti, per poi
essere mangiato dalle mosche. Mi chiedo se voglia continuare a respirare con
l’affanno per ogni pur minimo movimento. E mi chiedo talvolta se capisca la
differenza fra la sua vita passata e questa, se si ricordi di quando era un
cane e non una specie di foca senz’acqua in cui nuotare.
Per i “clericals” Mario non è un problema, perché è un
cane: certo, anche lui un figlio di dio visto che per i “clericals” sono tutte
sue creature. Però Mario non fa offerte, non paga le tasse, non può destinare
l’8 o il 5 x mille alla Chiesa cattolica, non fa proselitismo cristiano, non
può votare… e il dogma non serve a nulla: quindi la legge può consentire «deo
gratia» a un suo amico di farlo addormentare per sempre.
Chissà cosa avrebbe pensato Noè di tutto questo.. se Noè
fosse esistito per davvero s’intende.
Per far diventare il nostro un Paese quasi normale
servirebbe una legge così, che consenta di trattare tutti gli esseri viventi
umanamente.
da
qui
post denso di pensieri. Mi ha colpito. I due lemmi 'eutanasia' e 'umanamente' possono essere sommamente e terribiilmente ambigui, ancor di più quando abbiamo a che fare con altri animali. E' un tema allo stesso tempo doloroso ma anche generoso, che mi coinvolge molto.
RispondiEliminaMagari continuerrò a parlarne. Intanto ne approfitto per ringraziarti di aver messo il mio blog nella tua lista. Non me ne ero accorto! :) Ma quando è successo? :) Appena avrò accesso a un computer più adatto di questo che sto usando a quest'ora da casa - un vecchio pc ormai di servizio - inserirò a mia volta Slec nella Confidenza . Grazie :)
l'altro giorno, dopo le lodi che ho letto sul mio blog di cinema :)
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