Michelangelo (Lucio)
Mundula rimase
con i suoi sequestratori per cinque mesi, nel 1987, e anziché emigrare o passare
la vita a piangersi addosso ha fatto una cosa diversa.
dopo tanti anni dal suo racconto di quella storia è stato tratto
un lavoro teatrale che non è facile vedere in giro (ma se capita nella vostra
zona non esitate), sono tutti di quel paese, Dorgali, arrivano con un pulmino, una comunità in viaggio, insieme a M., il
narratore.
mi sono ricordato di qualcosa che è antico, il fatto che il teatro
non è opera di primedonne, ma un lavoro collettivo, nel quale una comunità rappresenta
(si rappresenta?) dei fatti, delle storie, degli avvenimenti su cui la comunità
deve trovare il coraggio, la forza, l’occasione di parlare (di parlarsi?), per
crescere e superare e discutere dell’essere umano, una cosa antica ed
eternamente attuale.
cos’era Antigone, se non una storia che interroga la comunità?
nel loro piccolo, qui è il senso di questo lavoro teatrale.
E le parole di Lucio sanno già darci il senso
del suo messaggio.
"..Perché il teatro?
Ho
sempre ritenuto utile portare a conoscenza di tutti cosa significa essere vittima di un sequestro a scopo di estorsione in una terra che ha oltretutto nel suo lessico di luoghi comuni la frase: “se lo hanno sequestrato vuol dire che soldi ne ha...”.
Portare
a conoscenza le dinamiche di questo reato è un tentativo
di stimolare una coscienza civile, di fare educazione,
di creare i presupposti per la prevenzione .
Sono
stato chiamato spesso, come altri ex sequestrati, a portare la mia testimonianza, e non mi sono sottratto, con risultati più o meno validi dovuti anche a chi ha gestito ciò che ho raccontato.
Ed
ecco l'illuminazione: Il Teatro! Il teatro è un mezzo dirompente, scava nei sentimenti, crea delle emozioni, permette la gestione di ciò che vuoi raccontare e come lo vuoi raccontare... lascia delle tracce nella coscienza.
Con
la mia modesta preparazione, frutto di qualche anno di laboratori, e con l'aiuto di amici che ci credono, mi sono permesso di riscrivere il mio sequestro, sperando che la passione supplisca alle carenze tecniche e mi permetta di raggiungere un obiettivo: far riflettere.
Permettetemi
quindi un grande ringraziamento agli amici che
recitano con me, che mi hanno supportato con suggerimenti,
passione e un grande impegno.."
Grazie
Lucio
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