1
- Quando andavo a scuola i supplenti avevano 20-25 anni erano ragazzini, i
professori che avevano 30-35 anni erano “normali”, secondo noi fingevano di
fare i giovani, quelli dai 40 in su erano già anziani, avevano l’età dei nostri
genitori, dopo i 50 anni (ma non erano tanti) erano vecchi, nelle nostre
classificazioni di alunni.
Quando
ho cominciato a insegnare gli alunni avevano l’età di fratelli piccoli, e i
loro genitori erano, a volte, più anziani dei miei genitori.
Con
il tempo, passano gli anni, gli alunni cominciano ad avere l’età dei figli dei
miei amici, e i genitori degli alunni cominciano ad avere la mia età.
Adesso
gli alunni hanno l’età dei nipoti, alcuni colleghi sono nonni, e
anagraficamente potrei esserlo anch’io.
Qualche
giorno fa, per fare un lavoro preciso, ho preso le date di nascita di tutti i
docenti della scuola dove lavoro, un’ottantina di numeri.
La
metà dei docenti ha dai 57 anni in su, fino a 63 (cioè per altri 3-4 anni
nessuno potrà andare in pensione); il 90% ha almeno 51 anni.
Sembra
che l’età degli alunni sia cambiata, ma è solo un effetto ottico, questione di
relatività, direbbe Einstein.
Dal
MIUR si danno tanto da fare per la scuola, alcune cose, le migliori, sono
inutili, tutte le altre sono dannose, i quiz, le liste dei buoni e dei cattivi,
le nuove tecnologie, i progetti.
Tutti
si sciacquano la bocca con la libertà, l’efficienza, l’economicità,
l’efficacia, i giovani, ah, i giovani.
2
– Probabilmente succede lo stesso, o quasi, in molti settori, tranne che nello
sport e altro che non voglio nominare.
Quando
il ministro Fornero, docente con il posto fisso, come anche i figli, poverini, ha
deciso per il bene dei giovani, lei e il suo governo (e tutti i governi
successivi, che si sono creduti e si credono molto meglio), che il bene dei
giovani sia che i vecchi continuino a lavorare e i giovani marciscano, o
emigrino e facciano gli schiavi, ma precari, chi ha protestato? I soliti due
gatti, poi basta, si accetta tutto, da molto, si subisce, rassegnati.
3 - Marx
dice(va): “I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi
modi; ora si tratta di trasformarlo”.
Lorsignori
(avrebbe detto Fortebraccio) lo trasformano, lo violentano, lo distruggono, lo
uccidono, la maggior parte di noi clicca “mi piace” o “non mi piace” su
Facebook.
Adam
Smith dice(va): “Non è comunque difficile
prevedere quale delle due parti in una situazione normale prevarrà nella
contesa...I padroni, essendo in numero minore, possono coalizzarsi più
facilmente; e la legge, del resto, autorizza o almeno non proibisce le loro
coalizioni, mentre proibisce quelle degli operai...[Inoltre] in tutte queste
contese i padroni possono resistere più a lungo”.
200 anni e quello che sappiamo è che “Noi siamo il 99 per cento” e ci fregano come scemi lo
stesso.
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