mercoledì 11 gennaio 2012

I libri che mi sono piaciuti di più nel 2009

nel vecchio blog per qualche anno ho fatto una lista di libri che mi erano piaciuti di più durante quell'anno. 
la ripropongo per mia memoria e per la curiosità di chi ogni tanto molla tutto e legge un bel libro - franz 

un libro che non ti lascia indifferente, provaci!

Eloì, Eloì - Custovic Alen Si tratta di un libro che si legge in poco tempo, denso, tosto, vivo. Non sembri strano, lo associo a Fanculopensiero, di Cristan Maksim, un libro molto vicino, secondo me. Provare per credere, non te li dimentichi.

Capita, a volte, di incontrare un libro che ti fa entrare in uno stato di partecipazione che lo leggi piano piano, per non perdere nessuna parola. I personaggi sono persone, che ti sembra raccontino a te cosa succede, cosa pensano, che cosa hanno dentro. Ti lasciano guardare e ascoltare la loro vita, la vita che scorre, piena di contrarietà e anche cose belle. Alla fine ringrazi Magda Szabò per il regalo grande che ti/ci ha fatto, ti/ci ha fatto vivere dentro la sua storia, soffrendo e godendo insieme a chi vive nelle pagine.


se qualcuno non lo conosce
provi a leggere "Note. vol.1", pubblicato da Marcos Y Marcos, 
ma attenzione, potreste non staccarvene mai più.

Ho letto il libro con qualche decennio di ritardo, davvero bello. Una storia di un piccolo paese e soprattutto della sua gente, del mondo di allora, fascisti, comunisti, democristiani, qualche anarchico, povera gente che stentava ad arrivare alla fine del mese, o del giorno, gente viva, orgogliosa, ti aspetti di vedere apparire uno come Ligabue da un momento all’altro. Tante storie personali che sono legate tra loro, con un’analisi affettuosa e spietata dell’intellettuale e del politico comunista del tempo. Quando lo finisci capisci che è un libro che vale. Ho comprato i suoi libri di poesia, nelle biblioteche non si trovano, so già che saranno bellissime.

La shoah vista in modo un po’ diverso. Un diario, due fratelli, il padre, Auschwitz, il Gia algerino, le banlieues. L’ho visto per caso in biblioteca, senza mai averne sentito parlare, non ti stacchi, il libro ti prende, appassionante, e arrivi fino alla fine, di sicuro.

Dice Jorge Luis Borges: “Non so niente della letteratura di oggi. Da tempo gli scrittori miei contemporanei sono i greci”.
Ho letto “Apologia di Socrate” e “Critone”, qualcosa di eccezionale. Abbandonarsi all’argomentazione di Socrate, seguirlo nella sua logica, dispiacersi di non essere stato suo discepolo, ringraziare Platone per averci lasciato quei pensieri, è un viaggio alle radici. - franz

Davvero un bel libro, apparentemente lungo, ma di una lunghezza necessaria per far starci dentro tutta la storia/le storie che Gaiman ci racconta. Lasciate da parte la ricerca razionale di verosomiglianza, lasciatevi portare da Neil Gaiman nel mondo degli dei americani, non ve ne pentirete. - franz

Uno scrittore che sa scrivere, storie che si incrociano senza fallire un passo, un regime che è per noi a portata di mano, personaggi vivi e come noi. Cosa volere di più per aprire la prima pagina? A me è piaciuto molto, si sentono gli echi di Mahfouz e Cossery, due sirene niente male - franz

È un libro perfetto per almeno i primi ¾, nell’ultima parte torna con i piedi per terra e resta “solo” un bel libro, che comunque non è poco - franz


Un libro doloroso, insostenibile per lunghi tratti, necessario.
Per capire di cosa vi aspetta vi lascio qualche parola tratta dalla prima parte.


"
L’oscenità del mondo non è nella sfilata dell’orrore e dell’ingiustizia, bensì nell’atteggiamento di chi non sa dire altro che “è tremendo, certo, ma…”, di chi non sa far altro che allusioni tra un caffè e una battuta, altro che compiere il rito dell’indignazione per poi passare ad altro: alla vita normale. Era questo essere rassegnati a ogni disastro, questo non permettere che che il disastro ci travolga per non aggiungere la nostra sventura a quella che schiaccia il mondo: era questo che lei non sopportava più. D’un tratto, l’atteggiamento che si era amorevolmente costruita, in cui si era rifugiata per anni, la disgustò. Ma come si fa ad agire altrimenti?"

Fatevi forza e leggetelo, non vi deluderà, per quanto terribile. E' un grande libro, sull'orlo dell'abisso.
 

2 commenti:

  1. che dire...è bello parlare di libri, speriamo che non si rivedano più i Bossi e i Berlusconi, che tanta parte della nostra mente hanno occupato in questi anni - sarà difficile, però
    (fosse stato per me, meno di cinque minuti a testa: Berlusconi lo avrei schivato con attenzione, credo invece che avrei offerto un bicchierozzo al Bossi, al bar...ce ne sono tanti di tipi come lui in giro, mai e poi e mai avrei pensato che gli si potesse affidare qualcosa di più di mille lire)

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  2. questione di misura, anch'io ho incontrato tanta gente simpatica al bar, ma mai gli farei amministrare il condominio, figuriamoci altro.

    ma se ci facessero rivotare domani quei due sarebbero sempre lì, se all'opposizione lo sarebbero solo per un complotto demoplutogiudomassonico, direbbero.

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