giovedì 3 ottobre 2013

Naufragi

I morti singoli o a piccoli gruppi non conquistano la prima pagina dei giornali, ma una nave intera sì, diverse centinaia di morti, una mezza torre gemella.
Qualcuno avrà goduto, questa volta non pubblicamente, come le altre volte.
Frugando nel sito http://www.ellisisland.org, nel quale sono registrati gli ingressi, solo negli Stati Uniti d'America,tralasciando il Sudamerica, nell'isola di Ellis Island ( per ricordare, o sapere, si può iniziare dal bel film di Emanuele Crialese “Nuovomondo”, del 2006), tra il 1892 e il 1924, di molti milioni di emigranti (allora avevano la e davanti), risultano 399 Bossi, 128 Salvini, 196 Maroni.
Oggi i loro discendenti affonderebbero le navi in cui gli emigranti col loro nome viaggiavano in terza classe o li rimanderebbero indietro, in Italia, a morire di fame, senza neanche perdere qualche minuto a parlarci. Oggi si accontentano di far morire o rimandare all'inferno qualcun altro, con cognomi e pelle diversa.

Ci sono anche 2613 Napolitano, 1705 Monti, 42 Letta, in quei registri, e come sempre, nelle parole di Fabrizio de Andrè, “lo Stato che fa, si costerna, s'indigna, s'impegna, poi getta la spugna con gran dignità”.

3 commenti:

  1. Eh già, pure i miei avi sardi (Coco) ci sono passati...chissà oggi dove stanno.

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    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    2. pampas o fabbriche con i cinesi o a costruire ferrovie, chissà.
      adesso staranno a Spoon River, o in posti dove nessuno aveva il loro cognome, dormendo sulla collina.

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