Dopo due tentativi, nel 1958 e nel 1964, nei quali
arriva secondo, nel 1970 Salvador Allende vince le elezioni. In realtà arriva
primo nelle elezioni svoltesi all’inizio di settembre del 1970, ma l’elezione a
Presidente avviene il 24 ottobre, il Parlamento lo elegge in un ballottaggio
fra i primi sue più votati nelle elezioni di settembre (questo era il sistema elettorale
cileno).
Il discorso della vittoria (tenuto la notte del 4
settembre 1970) termina con queste parole “Les
pido que se vayan a sus casas con la alegría sana de la limpia victoria
alcanzada y que esta noche, cuando acaricien a sus hijos, cuando busquen el
descanso, piensen en el mañana duro que tendremos por delante, cuando tengamos
que poner más pasión, más cariño, para hacer cada vez más grande a Chile y cada
vez más justa la vida en nuestra patria.”, come Papa Giovanni, Allende cita la
carezza ai bambini “Vi chiedo di tornare a casa con la gioia per la chiara
vittoria e che questa notte, quando accarezzerete i bambini, quando cercherete
di riposare, pensiate al difficile futuro che avremo davanti, quando dovremo
usare più passione e più amore per rendere sempre più grande il Cile e sempre
più giusta la vita nella nostra Patria” (qui le sue parole)
Patricio Guzman nel 2004 ha
girato un film bellissimo e commovente e sincero su Salvador Allende (lo potete
vedere qui, in spagnolo).
Guardatelo, in spagnolo, chi non l’ha conosciuto
capirà perché sia stato il presidente più amato, anche per noi, ci si potrà
ricordare perché ci manca tanto: «Noi partiamo da diverse posizioni
ideologiche. Per voi essere un comunista o un socialista significa essere
totalitario, per me no... Al contrario, io credo che il socialismo liberi l'uomo.»
(anche qui)
Uno degli incubi, la fine di Allende e del suo tentativo umano e politico, più mostruosi ai quali la storia ci ha fatto assistere.
RispondiEliminabisogna non dimenticare, anche se si rinnova ogni volta dolore e incubo
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