dice Ernest Hemingway che "Tutta la letteratura
americana deriva da un libro di Mark Twain intitolato Huckleberry Finn.
Tutti gli scritti americani derivano da quello".
qualcuno li legge da ragazzi, ma leggendo i due libri da adulto ti accorgi di quanto
sono grandi e di quante cose belle ci sono lì dentro.
dice
qualcuno che Tom Sawyer è come Mark Twain era, e Huckleberry Finn è come avrebbe
voluto essere, ma poco importa, importante è che Mark Twain li abbia
fatti vivere.
nel primo libro i
protagonisti sono Tom e Huck, ai quali nel secondo si aggiunge il “negro” Jim (qui).
i
nemici dei bambini sono l’ordine, la scuola, la pulizia, l’obbedienza, le
regole dei grandi, ed è un gran bel godimento leggere le avventure di Tom e
Huck, che stanno in un mondo che non scelgono e la schiavitù appare con la figura
del fuggiasco Jim, un ragazzino come loro, nato schiavo.
Tom
e Huck fanno politica, come la fanno i bambini, diventano amici di Jim e fanno
di tutto per salvarlo e liberarlo.
vuoiti
bene, leggi questi due libri di Mark Twain (e poi tutti gli altri) - franz
I due libri iniziano
così:
«Tom!»
Nessuna risposta.
«Tom!»
Nessuna risposta.
«Dove s'è cacciato sto ragazzo? Ohu, Tom!»
Nessuna risposta.
L'anziana signora abbassò gli occhiali e ci guardò per di sopra, intorno nella stanza; poi se li alzò e ci guardò per di sotto. Di rado o quasi mai ci guardava attraverso, per una cosa da niente come un bambino; dato che questi erano il suo paio da festa, l'orgoglio del suo cuore, ed erano stati fatti per lo "stile" più che per la praticità; avrebbe potuto guardare attraverso un paio di coperchi da stufa, per quello che cambiava. Rimase perplessa un attimo, e disse, neanche tanto arrabbiata, ma abbastanza forte per farsi sentire dai mobili:
«Ve', se ti metto le mani 'dosso, giuro che...»
Nessuna risposta.
«Tom!»
Nessuna risposta.
«Dove s'è cacciato sto ragazzo? Ohu, Tom!»
Nessuna risposta.
L'anziana signora abbassò gli occhiali e ci guardò per di sopra, intorno nella stanza; poi se li alzò e ci guardò per di sotto. Di rado o quasi mai ci guardava attraverso, per una cosa da niente come un bambino; dato che questi erano il suo paio da festa, l'orgoglio del suo cuore, ed erano stati fatti per lo "stile" più che per la praticità; avrebbe potuto guardare attraverso un paio di coperchi da stufa, per quello che cambiava. Rimase perplessa un attimo, e disse, neanche tanto arrabbiata, ma abbastanza forte per farsi sentire dai mobili:
«Ve', se ti metto le mani 'dosso, giuro che...»
Voi non sapete nulla di me, a meno che non abbiate letto
un libro chiamato Le avventure di Tom Sawyer; ma non importa. Quel libro fu
scritto dal signor Mark Twain, che per lo più disse la verità. C'erano delle
esagerazioni, ma per lo più egli disse la verità. Questo non dimostra nulla.
Non ho mai conosciuto nessuno che una volta o l'altra non dicesse bugie,
eccetto zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly – la zia di Tom, cioè –
e Mary, e la vedova Douglas: in quel libro ci sono tutte, ed è un libro per lo
più sincero; con qualche esagerazione, come ho già detto.
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