quanto bisogno c'è di uno come Chiune Sugihara, dappertutto - franz
…Nel 1940, però, la maggior parte dell'Europa occidentale era stata occupata dai nazisti, con l'eccezione della Gran Bretagna, e quasi tutto il resto del mondo libero aveva chiuso le frontiere all'immigrazione ebraica, negando di fatto l'accoglienza ai rifugiati, che provenissero dalla Polonia o da qualunque altro paese dell'Europa occupata dai tedeschi.
L'ultima spiaggia era rappresentata dall'immigrazione in Estremo Oriente, o nelle colonie olandesi dell'America Latina (Guiana Olandese, isola di Curaçao). Le autorità dell'URSS concessero agli ebrei di continuare a migrare attraverso le repubbliche sovietiche, purché fossero muniti di regolari documenti di viaggio.
In queste funeste circostanze, il Vice-Console Sugihara divenne la chiave di volta di un disperato tentativo di fuga per la sopravvivenza. Il tutto fu accelerato dalla rapida avanzata dei tedeschi verso est. Nel luglio del 1940, le autorità di Mosca diedero istruzioni a tutte le ambasciate straniere di lasciare Kaunas, capitale temporanea della Lituania. Prima del conflitto, Kaunas contava 120,000 abitanti, un quarto dei quali di etnia ebraica.
Quasi tutte le delegazioni diplomatiche lasciarono la città, ma Chiune "Sempo" Sugihara, richiese e ricevette una proroga di 20 giorni. Centinaia di ebrei (rifugiati dalla Polonia o cittadini lituani) si accalcarono ai cancelli del consolato giapponese a Kaunas, nel tentativo di ottenere un visto per il Giappone. Sugihara si trovò a un bivio, dovendo prendere una decisione difficile, da cui sarebbe dipesa la vita di migliaia di persone.
…Nel 1940, però, la maggior parte dell'Europa occidentale era stata occupata dai nazisti, con l'eccezione della Gran Bretagna, e quasi tutto il resto del mondo libero aveva chiuso le frontiere all'immigrazione ebraica, negando di fatto l'accoglienza ai rifugiati, che provenissero dalla Polonia o da qualunque altro paese dell'Europa occupata dai tedeschi.
L'ultima spiaggia era rappresentata dall'immigrazione in Estremo Oriente, o nelle colonie olandesi dell'America Latina (Guiana Olandese, isola di Curaçao). Le autorità dell'URSS concessero agli ebrei di continuare a migrare attraverso le repubbliche sovietiche, purché fossero muniti di regolari documenti di viaggio.
In queste funeste circostanze, il Vice-Console Sugihara divenne la chiave di volta di un disperato tentativo di fuga per la sopravvivenza. Il tutto fu accelerato dalla rapida avanzata dei tedeschi verso est. Nel luglio del 1940, le autorità di Mosca diedero istruzioni a tutte le ambasciate straniere di lasciare Kaunas, capitale temporanea della Lituania. Prima del conflitto, Kaunas contava 120,000 abitanti, un quarto dei quali di etnia ebraica.
Quasi tutte le delegazioni diplomatiche lasciarono la città, ma Chiune "Sempo" Sugihara, richiese e ricevette una proroga di 20 giorni. Centinaia di ebrei (rifugiati dalla Polonia o cittadini lituani) si accalcarono ai cancelli del consolato giapponese a Kaunas, nel tentativo di ottenere un visto per il Giappone. Sugihara si trovò a un bivio, dovendo prendere una decisione difficile, da cui sarebbe dipesa la vita di migliaia di persone.
A quel tempo, il governo giapponese garantiva i visti solo in base
a determinati criteri di ordine burocratico ed economico, che la maggior parte
dei rifugiati non soddisfaceva; inoltre, Sugihara aveva obbedientemente
contattato il Ministro degli Esteri giapponese per ben tre volte, perché gli
desse istruzioni sul da farsi. Ciascuna volta, il ministro aveva risposto che
condizione necessaria, senza possibilità di eccezioni, per ottenere il visto
fosse il possesso da parte degli applicanti di un ulteriore visto verso una
destinazione terza, da raggiungersi successivamente all'ingresso in Giappone.
Il Vice-Console discusse a questo punto la situazione con la moglie Yukiko e i figli. Sugihara era stato educato
nel rigido ossequio e nella cultura dell'obbedienza peculiari delle gerarchie
amministrative e militari del Sol Levante; era un diplomatico di carriera, e si
era insediato da poco al consolato Si scontravano in lui lo spirito di
disciplina proprio del funzionario e l'etica del samurai, ereditata dal ramo
materno della sua famiglia, che lo spingeva ad aiutare i bisognosi. Dissobedire
agli ordini avrebbe probabilmente posto fine alla sua carriera, se non, peggio,
messo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi familiari. Ma la coscienza
ebbe il sopravvento, e così, dal 18 luglio al 28 agosto 1940, il signore e la
signora Sugihara, senza soluzione di continuità, scrissero 300 visti al giorno (un lavoro per cui, in
condizioni normali, ci sarebbe voluto un mese di tempo). Bisognava fare in
fretta, perché i richiedenti, se si fosse indugiato, sarebbero incorsi in un
pericolo mortale (la deportazione e l'internamento). A fine giornata, Yukiko massaggiava
le mani del marito affaticate da 18-20 ore di lavoro; il Vice-Console non si
fermava neppure per pranzo, e il suo pasto quotidiano erano dei panini. A
spronarlo ad andare avanti senza perdere un minuto erano le persone in fila
notte e giorno davanti alla legazione diplomatica nipponica. Quando qualcuno
tentò di scalare il muro di recinzione, Sugihara uscì all'aperto per calmare
gli astanti e rassicurarli, promettendo loro che avrebbe fatto l'impossibile
per aiutarli. Il diplomatico nipponico prese accordi con gli ufficiali
sovietici, che acconsentirono al viaggio degli ebrei attraverso l'URSS, sui
convogli della Transiberiana,
fino al porto di Vladivostok, dove i migranti si imbarcarono per Kōbe,
città giapponese che ospitava una comunità di ebrei russi. Circa 6,000 ebrei riuscirono a fuggire verso il Giappone, grazie ai
visti emessi da Sugihara, col prezioso aiuto della moglie. L'impagabile opera
si dovette interrompere il 4 settembre, quando Sugihara dovette abbandonare
l'incarico e la Lituania, partendo in treno verso Berlino. La notte prima della
partenza, i coniugi rimasero svegli a scrivere gli ultimi lasciapassare.
Secondo quanto riferito da testimoni, Sugihara continuò a scrivere visti anche
durante lo spostamento dall'albergo in stazione, e, persino dopo esser salito a
bordo del treno, lanciò dal finestrino della vettura in movimento dei fogli di
carta in bianco con il solo sigillo del consolato verso la folla disperata di
rifugiati, perché questi potessero poi utilizzarli per compilare un visto.
"Perdonatemi. Non posso scriverne più. Vi auguro di cuore buona fortuna!”, disse al momento di partire, inchinandosi profondamente di fronte alla folla.
"Sugihara, non vi dimenticheremo mai. Ci rivedremo sicuramente!"…
"Perdonatemi. Non posso scriverne più. Vi auguro di cuore buona fortuna!”, disse al momento di partire, inchinandosi profondamente di fronte alla folla.
"Sugihara, non vi dimenticheremo mai. Ci rivedremo sicuramente!"…
Sugihara (di David Rovics)
He was raised in Gifu on the islands of Japan
He was sent off to Manchuria, that's how this tale began
For his next assignment in the diplomatic corps
Was far-off Lithuania and the European war
My grandfather was from Krakow as“ the Nazis came, he fled
He took his family to Vilnius so they might not end up dead
But the Panzers were advancing and he knew they had to go
But he had to have a visa and all the embassies said no
There was only one final possibility
The last consulate left open, the Third Reich's Asian ally
There in Lithuania there was no time to lose
They came asking for a visa, thousands of Polish Jews
The diplomat called Tokyo, can I grant them this reprieve?
Three times he got his answer, tell them all to leave
He looked into their eyes, talked to his family
He and his wife decided we must set these people free
Although I never met him, when all is said and done
I am Sugihara's son
Disobeying orders that they knew to be wrong
Sempo and Yukiko started writing all day long
A month's worth of visas in every twenty-hour day
Sempo and Yukiko could turn no refugee away
Word came from the empire, it's time to turn it in
You're closing down your consulate and moving to Berlin
They knew they did the right thing, of this they had no doubt
They threw visas through the window as their train pulled out
(Chorus)
My grandfather crossed Siberia for five times the normal cost
Fearing for the future with every minute lost
He got the ferry to Kobe then to Occupied Shanghai
There he spent the war years while back home his people died
Sugihara-san did not seek any praise from anyone
When he died the paper said his neighbors knew not what he'd done
But there are forty thousand people living lives today
Without Sempo Sugihara I would not be here now to say
(Chorus)
Chance (dei Savatage)
He was standing all alone
Trying to find the words to say
When every prayer he ever prayed
Was gone
And the dreams he's never owned
Are still safely tucked away
Until tomorrow he just
Carries on
See the Devil in the streets at night
See him running in the pouring rain
See him grinning Œneath a twisted light
I'll be back again
See the people standing in a row
See them nodding like a field of grain
No one sees the sickle though
Coming Œcross the plain
And this he knows if nothing more
That waiting in the dark like destiny
Are those who kissed the dogs of war
And there is no tomorrow
No tomorrow
Take a chance
Take a chance
See the Devil he is so intense
See the Devil go and change his name
What's the going price of innocence
It can't be the same
Is it dark when the moon is down
Is it dark with a single flame
If there's glass falling all all around
I am not to blame
And this he knows if nothing more
That waiting in the dark like destiny
Are those who kissed the dogs of war
And there is no tomorrow
No tomorrow
Take a chance
Burn the night away
Pictures at an exhibition
Played as he stood his trance
Staring at his inhibitions
All the time believing
That it now came down to nothing but this chance
I fear you
Your silence
Your blindless
See what you want to see
In darkness
One kindness
One moment
Tell me what you believe
I believe in nothing
Never really had to
In regards to your life
Rumors that are not true
Who's defending evil
Surely never I
Who would be the witness
Should you chance to die
Father can you hear me
This is not how was meant to be
I am safe and so are you
As for the others destiny
I believe that situations
All depend on circumstance
Look away
Look away
Pictures at an exhibition
Played as he stood in his trance
Staring at his inhibitions
All the time believing
That it now came down to
When every prayer he ever prayed
Was gone
And the dreams he's never owned
Are still safely tucked away
Until tomorrow he just
Carries on
See the Devil in the streets at night
See him running in the pouring rain
See him grinning Œneath a twisted light
I'll be back again
See the people standing in a row
See them nodding like a field of grain
No one sees the sickle though
Coming Œcross the plain
And this he knows if nothing more
That waiting in the dark like destiny
Are those who kissed the dogs of war
And there is no tomorrow
No tomorrow
Take a chance
Take a chance
See the Devil he is so intense
See the Devil go and change his name
What's the going price of innocence
It can't be the same
Is it dark when the moon is down
Is it dark with a single flame
If there's glass falling all all around
I am not to blame
And this he knows if nothing more
That waiting in the dark like destiny
Are those who kissed the dogs of war
And there is no tomorrow
No tomorrow
Take a chance
Burn the night away
Pictures at an exhibition
Played as he stood his trance
Staring at his inhibitions
All the time believing
That it now came down to nothing but this chance
I fear you
Your silence
Your blindless
See what you want to see
In darkness
One kindness
One moment
Tell me what you believe
I believe in nothing
Never really had to
In regards to your life
Rumors that are not true
Who's defending evil
Surely never I
Who would be the witness
Should you chance to die
Father can you hear me
This is not how was meant to be
I am safe and so are you
As for the others destiny
I believe that situations
All depend on circumstance
Look away
Look away
Pictures at an exhibition
Played as he stood in his trance
Staring at his inhibitions
All the time believing
That it now came down to
Nothing but this chance
Grande.
RispondiEliminaGrande.
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