martedì 15 novembre 2011

Anat Kamm

Anat Kamm è una giornalista israeliana condannata a quattro anni e mezzo di carcere per aver rivelato informazioni inerenti migliaia di documenti militari top secret al collega Uri Blau, giornalista del quotidiano Haaretz. Tali informazioni indicavano come le forze armate israeliane (IDF) avessero eluso la sentenza giudiziaria di condanna per aver assassinato, anziché arrestato, alcuni palestinesi ricercati in Cisgiordania.
Il 4 dicembre 2008, Blau pubblicò un'inchiesta basata su questi documenti affermando che il comandante delle forze armate pianificò ed eseguì l'uccisione di tre persone violando una sentenza della Corte Suprema israeliana risalente al 2006 che limita le circostanze in cui è possibile operare in tal modo. Qui viene ripubblicato l'articolo di Uri Blau [en], “License to Kill”.
Nell'interrogatorio la Kamm avrebbe 
dichiarato [en]: “C'erano alcuni aspetti riguardanti le procedure delle operazioni militari nella West Bank che ho ritenuto dovessero essere di pubblico dominio… Mentre masterizzavo quei cd continuavo a pensare che la storia perdona chi denuncia crimini di guerra”.
La polizia israeliana ha proibito ai media nazionali di riportare l'arresto di Anat Kamm. Il 6 febbraio 2010, Anat fu condannata per spionaggio e per aver rivelato informazioni riservate senza autorizzazione, e posta agli arresti domiciliari. Dopo quasi due anni passati sotto questo regime, il 30 ottobre 2011 la Kamm è stata definitivamente condannata a quattro anni e mezzo di carcere…

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… In contemporanea all'arresto, infatti, il tribunale ha emesso un gag order, vietando ai giornalisti di occuparsi del caso: una specie di bavaglio alla stampa sul bavaglio a Kamm, la cui violazione è punibile anche con il carcere. "Ma che paese è, un paese in cui un giornalista, semplicemente, scompare, e gli altri giornalisti non possono parlarne?", si è chiesto Richard Silverstein. "La Cina? Cuba? O forse l'Iran"…
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