…Per ragioni sconosciute, nel 1716, Zipoli lasciò l'incarico per trasferirsi a Siviglia, Spagna, come novizio gesuita con il desiderio di essere inviato alle Riduzioni gesuite, nelle colonie spagnole in America. L'anno dopo (1717) - ancora novizio - lasciò la Spagna con un gruppo di 53 missionari che raggiunsero Buenos-Aires, nel Rio de la Plata (13 luglio 1717). Nel 1718 si stabilì a Córdoba (Argentina), dove seguì gli studifilosofici e teologici (1718-1724) poi a causa della mancanza di un vescovo, non poté essere ordinato sacerdote. Durante questi pochi anni si dedicò contemporaneamente all'attività di compositore, di maestro di coro e di organista nella chiesa dei Gesuiti. Presto il suo lavoro divenne celebre dal Paraguay al Perù, il cui viceré scrisse a Cordoba sollecitando le composizioni di Zipoli. Stroncato dalla tubercolosi Zipoli morì a Córdoba nella casa dei gesuiti, il 2 gennaio 1726…
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…Nel 1972 l'architetto svizzero Hans Roth, lavorando al restauro degli splendidi resti delle missioni gesuitiche di Chiquitos, nel nord est della Bolivia al confine con il Mato Grosso, scopre oltre 5.000 pagine di musica scritta dai gesuiti per gli indios, fra cui molti appartenenti alla produzione di Zipoli. Questo ingente patrimonio culturale, considerato l’evento fondamentale della musicologia ispanoamericana recente, ha finalmente messo in luce l' attività culturale dei padri gesuiti e cambiato l' analisi della musica del 700.
Incomincia così il risveglio dell'interesse per Zipoli.
All’ inizio quasi con stupore, si stenta ad associare le tracce di un Domingo Zipoli musicista allo Zipoli italiano, poi grazie all’opera di attenti studiosi, con l’analisi comparata di altre opere coeve e il restauro dei molti manoscritti ritrovati, si capisce pienamente la sua grande produzione musicale.
Secondo i più recenti studi sembra addirittura che Zipoli fosse il musicista più noto nel nuovo continente e il notevole numero di composizioni a lui attribuite presenti nei manoscritti degli archivi boliviani, ne è la prova tangibile e musica di straordinaria qualità, completamente diversa dalla musica organistica del periodo precedente, Si può affermare che la storia della musica del 700 si debba in parte riscrivere per far posto alla geniale produzione musicale di un gesuita che insegnò e produsse musica per gli indios, addirittura con strumenti realizzati dagli indios stessi.
Per 150 anni dal 1609 fino al 1767, quando furono cacciati da tutta l'America latina, i gesuiti fondarono numerose reducciones sotto un regime fatto di efficaci regole organizzative,di vita comunitaria e difendendo gli indios dallo sfruttamento e dallo schiavismo dei grandi latifondisti e mercanti portoghesi. Costruirono chiese monumentali, aziende agricole e soprattutto svilupparono l'arte nelle sue più svariate espressioni, occupandosi in particolar modo di insegnamento musicale.
Dichiarate Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco e oggetto di una faticosa e complessa opera di recupero, le Riduzioni gesuitiche dell’area amazzonica della Bolivia, nell’attuale provincia di Chiquitos, sono tuttora abitate dalle popolazioni locali degli indios Guarajos…
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