lunedì 28 maggio 2012

La vita insicura di un uomo sicuro - Ilvo Diamanti

Mi chiamo Massimo, Per gli amici: Max. Ho quasi sessant'anni. Sono sposato e ho due figli. Ma vivo da solo, in una cittadina nei pressi di Verona. Mia moglie se n'è andata da tempo. Ha raggiunto sua sorella, che risiede vicino a Gallarate. Anche lei separata. Le due sorelle: possono con-vivere solo fra loro. I miei figli, invece, abitano per conto proprio. Anche se, formalmente, risiedono ancora con me. Giulia, la più vecchia (si fa per dire: ha meno di trent'anni), sta a Londra, dove è rimasta, dopo la laurea. Vi si era recata per un Master in Economia. Ha deciso di fermarsi là. Più che lavorare, fa lavori. Ma ha rapporti professionali con un'agenzia di Borsa. Fa esperienza. (E che esperienza, visti i tempi!) E poi a Londra sta bene. Ha un compagno, credo. Anche se con me parla poco della sua vita privata. Giacomo, il più giovane, ha poco più di vent'anni. Studia ancora. Ha quasi 25 anni. Vive a Bologna, dove frequenta il DAMS. Non so a che gli servirà. Ma si diverte. Ogni tanto passa per casa. Da me. Altre volte va da sua madre. Non pare intenzionato a tornare. E neppure a laurearsi troppo in fretta. Concludere gli studi ora significherebbe diventare improvvisamente precario. Così, invece, è "in formazione". In cammino. Instabile per scelta. Dal punto di vista dell'identità, pubblica e personale, è sicuramente meglio...

7 commenti:

  1. Tutto vero e allucinante ma mai quanto: "Concludere gli studi ora significherebbe diventare improvvisamente precario"

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  2. sembra un racconto horror, compresa la frase che ti ha colpito.

    un mondo senza futuro atteso

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  3. Realtà o fantasia...REALTA'! Questa è la vita. Saluti.

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  4. sto proprio vivendo queste situazioni... come indicare nella professione ancora "studente", pur avendo concluso gli studi da oltre un anno, solo per l'impossibilità di qualificarsi come "praticante avvocato" (specie all'estero!!) o le continue fughe proprio all'estero....

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    1. l'inverno del nostro scontento, potrebbero dire Shakespeare e Steinbeck

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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