sabato 19 maggio 2012

Strage a Brindisi - La strategia del terrore - Emiliano Deiana


Una scuola.
Un muretto. Un capannello di ragazze e ragazzi. Sulle loro spalle gli zainetti e la luce della gioventù.
Un'esplosione: l'onda d'urto, lo spostamento dell'aria.
Due ragazze morte, otto feriti.
La scuola era intitolata a Francesca Morvillo, la moglie di Giovanni Falcone morta con lui nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.
Vent'anni fa. E sembra oggi. Ed è oggi.
Io so, ma non ho le prove.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpe, sia i neo-fascisti autori delle prime stragi, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Scriveva Pier Paolo Pasolini, nel 1974.
Io so i nomi delle persone serie ed importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e i malfattori comuni, siciliani e no, che si sono messi a disposizione come killer e sicari.
Io so perchè sono un intellettuale, perchè sono uno scrittore, aggiungeva Pier Paolo.
La chiameranno Mafia, ma non è solo Mafia.
Non mi meraviglierà se arriverà una rivendicazione degli Anarchici Informali, anzi me l'aspetto...

2 commenti:

  1. sembra tristemente di trovarsi in qualche romanzo di Sciascia ("il contesto" o "il cavaliere e la morte"...) con mille intrighi orchestrati ad arte...
    sappiamo, in qualche modo, sappiamo... ma mancano sempre le prove.

    RispondiElimina
  2. mi sembra un'omicidio strano, le bombole, le immagini, sembra una cosa terra terra, e magari lo è.
    ma può essere di più, lo sapremo, avremo prove?

    RispondiElimina