Una scuola.
Un muretto. Un capannello di ragazze e ragazzi. Sulle loro spalle gli zainetti e la luce della gioventù.
Un'esplosione: l'onda d'urto, lo spostamento dell'aria.
Due ragazze morte, otto feriti.
La scuola era intitolata a Francesca Morvillo, la moglie di Giovanni Falcone morta con lui nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.
Vent'anni fa. E sembra oggi. Ed è oggi.
Io so, ma non ho le prove.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpe, sia i neo-fascisti autori delle prime stragi, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Scriveva Pier Paolo Pasolini, nel 1974.
Io so i nomi delle persone serie ed importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e i malfattori comuni, siciliani e no, che si sono messi a disposizione come killer e sicari.
Io so perchè sono un intellettuale, perchè sono uno scrittore, aggiungeva Pier Paolo.
La chiameranno Mafia, ma non è solo Mafia.
Non mi meraviglierà se arriverà una rivendicazione degli Anarchici Informali, anzi me l'aspetto...
sembra tristemente di trovarsi in qualche romanzo di Sciascia ("il contesto" o "il cavaliere e la morte"...) con mille intrighi orchestrati ad arte...
RispondiEliminasappiamo, in qualche modo, sappiamo... ma mancano sempre le prove.
mi sembra un'omicidio strano, le bombole, le immagini, sembra una cosa terra terra, e magari lo è.
RispondiEliminama può essere di più, lo sapremo, avremo prove?