sabato 16 novembre 2013

Un’altra Cassa Depositi e Prestiti è possibile - Attac italia

1. Non passa giorno che la Cassa Depositi e Prestiti non venga invocata per finanziare questo o quel progetto, per tappare questo o quel buco, per rilanciare questo o quel settore dell’economia.
Quasi nessuno tuttavia riflette su cosa sia veramente Cassa Depositi e Prestiti e cosa sia diventata da quando nel 2003 è stata trasformata in società per azioni e al suo interno sono entrate le fondazioni bancarie. Vista la gravità della crisi economica e sociale che viviamo, è giunto il momento di porre fine ad una privatizzazione occulta di questa importante istituzione di finanza pubblica e di mettere in campo una forte ed ampia iniziativa politica per la sua socializzazione.
Occorre di conseguenza fare un po’ di chiarezza.
2. Cassa Depositi e Prestiti fin dalla sua nascita e sino al 2003 aveva funzioni ben precise : era un ente dello Stato, con il compito di raccogliere il risparmio postale dei cittadini e dei lavoratori e di tutelarlo attraverso un interesse basso –trattandosi di risparmio “a vista”, ovvero ritirabile in qualsiasi momento – ma garantito dallo Stato. Contemporaneamente, l’insieme del gettito raccolto veniva convogliato ad un unico scopo : finanziare a tassi calmierati gli investimenti degli enti locali. Si trattava a tutti gli effetti di una doppia funzione pubblica e sociale, fuori da logiche di mercato.
3. Era una funzione linearmente ancorata all’art. 47 della Costituzione, che incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme e ne promuove la destinazione a fini di interesse generale, in diretta contrapposizione alla speculazione e alla globalizzazione finanziaria.
4. Nel 2003, Cassa Depositi e Prestiti viene trasformata in Spa e le fondazioni bancarie entrano nel suo capitale sociale (con il 30%, oggi ridotto al 18%). Da quel momento e progressivamente, Cassa Depositi e Prestiti muta strutturalmente la propria funzione che, da pubblica, diviene privatistica, ovvero finalizzata alla produzione di dividendi per gli azionisti (Ministero del Tesoro e fondazioni bancarie).
Nel contempo assume sempre più funzioni, alcune per conto dello Stato, altre come soggetto operante a tutto campo nell’economia del Paese a sostegno di puri interessi privati, fino al ruolo preponderante di oggi, in cui rappresentando il vero snodo delle risorse a disposizione nel pieno della crisi globale, diviene il focus per ogni scelta di politica economica in atto o in progetto…

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