La crescente influenza di BlackRock all’interno dell’economia italiana, sottolineata dalla possibile gestione degli asset di SACE (il gruppo assicurativo e finanziario controllato dal Governo italiano attraverso il ministero dell’Economia), rappresenta un chiaro esempio di come le principali istituzioni finanziarie globali stiano rafforzando il loro controllo su settori strategici delle economie nazionali.
In un contesto geopolitico sempre più dominato da dinamiche economiche e
finanziarie, la presenza di Larry Fink, amministratore delegato di
BlackRock, in eventi di rilevanza internazionale come il G7 italiano non appare
casuale. Il gruppo, già fortemente radicato nel tessuto economico italiano con
ingenti partecipazioni in aziende leader come Eni, Enel e Intesa San
Paolo, mira a consolidare ulteriormente il proprio ruolo di attore chiave
nella gestione della liquidità pubblica e privata.
Questa strategia si inserisce in un quadro più ampio di “colonizzazione”
economica, dove i confini tra pubblico e privato diventano sempre più labili, e
le decisioni strategiche per lo sviluppo delle infrastrutture finanziarie e
industriali vengono prese da entità globali, spesso distanti dalle priorità
locali. Questo fenomeno si inserisce nel contesto del neoliberismo dominante
che ha caratterizzato le politiche europee negli ultimi decenni, dove le
privatizzazioni e l’intervento dei grandi capitali stranieri sono stati
favoriti a scapito della sovranità economica nazionale.
Parallelamente, la politica di Sahra
Wagenknecht in Germania rappresenta un raro tentativo di
riscoprire una sinistra autenticamente sociale, che pone al centro della
propria agenda politica temi fondamentali come il lavoro, la casa e i diritti
sociali collettivi, in contrapposizione alla deriva neoliberista della sinistra
tradizionale. L’inquietudine verso il suo movimento, tanto tra le élite
economiche quanto tra i partiti socialdemocratici, riflette il timore che una
forza politica capace di coniugare pacifismo, internazionalismo e diritti
sociali possa minare l’egemonia di un sistema politico-economico che ha finora
privilegiato i grandi interessi privati e le politiche di austerità.
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