Romanzo di una strage cita, variandolo, il titolo che Pier Paolo Pasolini diede a uno dei suoi articoli più famosi, “Il romanzo delle stragi”, quando lo incluse negli Scritti corsari. Il Corriere della Sera lo aveva pubblicato il 14 novembre 1974 intitolandolo “Che cos’è questo golpe”. Si apriva proclamando: «Io so…». Pasolini vi rovesciava l’accezione comune di romanzo: «Credo che sia difficile che il mio “progetto di romanzo” sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti».
Del film, a me interessa qui l’attinenza con la realtà. Un film di tale impegno, perfino indipendentemente dalla sua qualità, è destinato a far testo sulla vicenda che racconta. Per questo ne scrivo...
qui tutto il libro di Adriano Sofri
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