venerdì 20 luglio 2012

Mario Benedetti – Grazie per il fuoco (Gracias por el fuego)

Mario Benedetti ha scritto un romanzo formidabile (allo stesso livello de "La tregua"), ti tiene attaccato alla pagina e Ramòn ti sembrerà di averlo già incontrato, magari allo specchio.
fatevi del bene, leggetelo - franz



Publicada en nueve idiomas, prohibida largamente por la censura argentina y, tras el golpe de 1973, también por la uruguaya, esta tercera novela de Mario Benedetti (posterior a `Quien de nosotros ` y `La tregua`) narra el conflicto de una generación que quiso acabar con la corrupción y el conformismo. `Gracias por el fuego` es una historia de ignominia y de muerte, a la vez que la crónica de una impotencia colectiva y, más aproximadamente, el inventario de una crisis moral.

Signore e signori, come dice J.Saramago, siamo di fronte ad un romanziere estremamente Umano. Ferocemente Umano. "Grazie per il fuoco", scritto nel 1965, è un nero ritratto di un paese corrotto, marcio e stanco: l'Uruguay di allora ricorda molto da vicino l'Italia di oggi. Dostoevskij in "Delitto e castigo" chiese al mondo se fosse giusto uccidere una persona abietta, crudele e amorale. Mario Benedetti risponde di sì. Edmundo Budino è ricco, potente, detestabile, corruttore di anime: anche qui il parallelo è molto facile. E' giusto sbarazzarsi di persone pericolose come il Notabile, il Vecchio, come l'autore chiama Budino. Perché certe persone sono velenose, corruttrici fino al midollo: le loro parole, persino i loro sorrisi sono funesti. Da certe persone non ci si può aspettare nulla di buono. Per questo il figlio, Ramòn, decide che è giunto il momento di ammazzarlo. Per liberare un intero paese da un cancro pericoloso, che con i suoi tentacoli corrompe e ricatta la parte peggiore di ogni cittadino. Questa è l'arma di questi infami: siamo tutti uguali, ognuno di noi ha i suoi scheletri nell'armadio, nessuno può dirsi puro e innocente. Forse in parte è vero, ma alla fine, comunque vada, c'è sempre qualcuno che alza la testa, magari un popolo intero. Un libro bellissimo, che unisce una prosa elegante a riflessioni "vitali" e mai banali.

Porque te tengo y no 
porque te pienso 
porque la noche está de ojos abiertos 
porque la noche pasa y digo amor 
porque has venido a recoger tu imagen 
y eres mejor que todas tus imágenes 
porque eres linda desde el pie hasta el alma 
porque eres buena desde el alma a mí 
porque te escondes dulce en el orgullo 
pequeña y dulce 
corazón coraza 

porque eres mía 
porque no eres mía 
porque te miro y muero 
y peor que muero 
si no te miro amor 
si no te miro 

porque tú siempre existes dondequiera 
pero existes mejor donde te quiero 
porque tu boca es sangre 
y tienes frío 
tengo que amarte amor 
tengo que amarte 
aunque esta herida duela como dos 
aunque te busque y no te encuentre 
y aunque 
la noche pase y yo te tenga 
y no.

da qui

6 commenti:

  1. tutte le volte che leggo qualcosa di Mario Benedetti rimango incantato, ma poi mi dimentico sempre del suo nome. Quasi sicuramente è tutta colpa mia e della mia testa, ma se il bendett'uomo si fosse scelto un nome almeno un po' strano, non così comune...
    :-)

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    1. Visto che ti piace molto ti passo, se ancora non conosci queste cosette:
      Mario Benedetti interpreta un poeta in“El lado oscuro del corazón” di Eliseo Subiela, film che ho visto e merita molto,

      sta anche in un documentario, con Saramago e Vasquez Montalban
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      Joan Manuel Serrat ha fatto un bellissimo disco, nel 1985, su testi di Mario Benedetti
      ciao

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  2. non lo conosco, ma per quanto mi piacciono gli scrittori urugayi, lo cercherò di sicuro!!

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  3. leggi anche "La tregua", un 1-2 che ti lascia senza fiato:)

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    1. mi sono appena finito "grazie per il fuoco".
      bellissimo, confermo tutto il mio amore per gli uruguayi.
      Benedetti è bravissimo: grande stile (stili), bella storia, bella introspezione...

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    2. contento che sia piaciuto molto, ricorda "La tregua", c'è anche in italiano:)

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