è l'ultimo libro di Stephan Zweig, e ti riporta a quegli anni di scoperte e conquiste.
magari i libri "storici" non fanno per te, ma siccome Stephan Zweig sa scrivere non ti annoi leggendo il libro, a me non è successo, nonostante i timori - franz
…“Amerigo” è un volume che,
sebbene criticato (Claudio Magris in un saggio del 1963, “Il mito asburgico
nella letteratura austriaca moderna”, contestò una certa superficialità
nell’opera di Zweig), rimane unico nella sua composizione, rivalutando nella
giusta misura un uomo e un’impresa che hanno segnato il maniera definitiva
l’evoluzione europea, partendo proprio da Firenze.
Amerigo Vespucci non scoprì
l’America e non affermò mai di essere stato il primo uomo europeo a mettere
piede sul nuovo continente né, cosa forse ancora più importante, pretese mai di
dargli il proprio nome. Eppure già dal primo Cinquecento la parola “America”
iniziò a diffondersi per definire quel Nuovo Mondo descritto dal grande
esploratore nelle sue lettere, ancora oggi al centro di accesi dibattiti tra
gli storici...
da qui
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