venerdì 5 ottobre 2018

LOCRIDE, PARADISO DELLA LEGALITA’ (chi vuole la testa del sindaco di riace) - Gian Luigi Deiana




“…La figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: “Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista…“;
questo passo del vangelo di matteo mostra come possa improvvisamente precipitare la coscienza del limite nella gestione delle cose umane; immaginate chi possa essere erode, uno che ha occupato il potere di soppiatto e che segue un’agenda spregiudicata, fatta di cerimonie per agenti caduti in servizio, feste padane e minacce ringhiose; immaginate chi possa essere la bella figlia di erodiade, la novella maggioranza degli italiani in stato di ebbrezza xenofoba e vogliosa di tiro al bersaglio; e immaginate
finalmente la voglia di teste tagliate;
ed ecco qua la procura della locride, terra esemplare di legalità salvo un piccolo neo chiamato ‘ndrangheta, e la guardia di finanza che potreste immaginare impegnata a vedere dentro quarantanove milioni di euro imboscati dal barbuto erode nel tempo; ma la bella salomè non ha interesse per le grandi mafie e nemmeno per le grandi malversazioni: vuole solo una testa tagliata, una, perché per averne poi altre bisogna comunque cominciare dalla prima;
la prima è quella del sindaco di riace mimmo lucano, accusato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”;
mi vergogno di questa lunga danza macabra, di questo tricolore imbrattato di lordura, di questa gente ubriaca di egoismo in branco, e del suo attuale governo;
IO SONO COMPLICE DI MIMMO LUCANO
Gian Luigi Deiana


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