domenica 14 luglio 2013

Drown (A picco) - Junot Díaz

i primi nove racconti sono solo belli, l'ultimo è grandissimo, degno di stare nelle antologie di racconti più grandi.
adesso nessuno dica che non lo sa, io intanto leggerò anche gli altri suoi libri, in italiano, senza alcun dubbio - franz




Sono dieci racconti venati di tristezza ma anche di colori caraibici, di degrado ma anche di un afflato popolare che fa simpatia. Nel protagonista mai nominato di questa storie narrate in prima persona non è difficile riconoscere lo stesso autore - l'esperienza prima a Santo Domingo della speranza dell'emigrazione e poi dell'immigrazione negli Stati Uniti è esattamente il percorso fatto dalla famiglia di Díaz – ma è arduo distinguere la fiction da ricordi d'infanzia volutamente diluiti e deformati al fine di renderli esperienze simboliche, sociali più che personali. Lo slang e la cultura dei domenicani di seconda generazione che popolano i sobborghi industriali del New Jersey sono resi con grande talento espressivo, e fa quasi rabbia che per vedere pubblicati i racconti di un autore così valido qui da noi (con 12 anni di ritardo) se ne sia dovuta attendere la consacrazione internazionale.
da qui

2 commenti:

  1. Questi no, ma gli altri Di Junot li ho tradotti io. E sono bellissimi :-)

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  2. sto per iniziarli, so già che mi piaceranno, e poi conosco chi li ha tradotti:)

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