mercoledì 3 luglio 2013

La resistibile ascesa del dottor De Gennaro, parte seconda - Lorenzo Guadagnucci

Il dottor Gianni De Gennaro è stato nominato presidente di Finmeccanica[sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nonché capo dell'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica]. Un incarico rilevantissimo [Un doppio ruolo inedito, rilevantissimo].
Del resto il dottor De Gennaro era il capo della polizia quando a Genova, nel 2001, fu compiuta "una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia più recente" (parole di Amnesty International). A lui fu inviata, dal dottor Pippo Micalizio, spedito a Genova per un'ispezione interna sul blitz alla scuola Diaz, un rapporto che consigliava di prendere provvedimenti disciplinari per i dirigenti più importanti che parteciparono all'operazione; provvedimenti che non furono presi.
Era il capo della polizia quando venivano rinviati a giudizio quegli stessi dirigenti, poi assolti in primo grado, e nel frattempo passati a ruoli gerarchicamente ancora più importanti. Era invece capo del Dipartimento che coordina i servizi segreti quando quei dirigenti sono stati condannati in appello, senza dimettersi né essere sospesi.
Era il capo della polizia quando ha incontrato nel suo ufficio a Roma l'ex questore di Genova, Francesco Colucci,alla vigilia della deposizione di quest'ultimo al processo Diaz: fu un incontro teso a trovare "la consonanza per l'accertamento della verità", secondo il dottor De Gennaro, un'induzione alla falsa testimonianza secondo i pm. Colucci è oggi imputato per falsa testimonianza, il dottor De Gennaro è stato assolto in primo grado, condannato in appello, assolto in Cassazione.
Era il capo della polizia e poi il capo del Dipartimento suddetto negli undici anni che sono trascorsi, senza che nessuno abbia avuto la decenza di chiedere scusa per le violazioni delle leggi e dei diritti umani compiute alla Diaz, a Bolzaneto e nelle strade di Genova, violazioni che sono ormai una verità storica e ora anche giudiziaria.
Era sottosegretario alla presidenza del Consiglio quando i suoi uomini più fidati rimasti al vertice di polizia - Francesco Gratteri, Gilberto Caldarozzi, Giovanni Luperi e alcuni altri - venivano condannati in via definitiva e sospesi per cinque anni dai pubblici uffici per i falsi e gli abusi commessi alla scuola Diaz, un'operazione per la quale secondo i giudici "l'Italia ha avuto discredito agli occhi del mondo". E da sottosegretario commentò la sentenza di Cassazione così: "profondo dolore per chi ha subìto abusi e torti; affetto e umana solidarietà ai funzionari condannati, di cui conosco il valore personale e che tanto hanno contribuito ai successi dello stato democratico".
Possiamo ben dire che il dottor De Gennaro si è meritato il posto di presidente di Finmeccanica [sottosegretario e capo dell'Autorità delegata per la sicurezza].

2 commenti:

  1. Questi sono quelli contro i quali abbiamo sperato il M5S agisse!
    Semplicemente per un Parlamento più pulito, per una classe politica e per coloro che ricoprono ruoli "rilevantissimi", almeno non macchiati da infamie! Però si devono individuare, uno a uno, con pazienza, sparare su tutti, aggiunge confusione a confusione. Allora sarebbe stato davvero rivoluzionario questo Movimento di stelle. Ponendosi obbiettivi seri, mirati alla "moralizzazione", perché no? Non ha bisogno di moralizzazione il nostro paese? Non tanto concentrandosi sul danaro e su quanto ce ne rubano, ma sui modi di essere e agire. Sugli "sbagli" poderosi come quelli commessi da uomini come De Gennaro come si può passar sopra? Ma sono poi sbagli? Per noi sono crimini, per il sistema sono necessità. Tutti pronti a commemorare anniversari di Stragi, nessuno disposto a far pagare i responsabili. Meglio, almeno, non dimenticare mai.

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  2. in realtà non è cambiato niente, per colpa di tutti:(

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