Del terremoto dell’Irpinia ricordo che una sera, alla casa dello studente, dopo cena (la mensa era lì), si passava un po’ il tempo, nella sala tv, due chiacchiere, uno sguardo distratto alla televisione.
Improvvisamente qualcuno aveva alzato il volume, c’era un’interruzione delle trasmissioni, iniziava a parlare Pertini, l’unico che tutti potevamo chiamare “il nostro Presidente”, la prima e unica volta.
Tutti ascoltammo in silenzio le parole di Pertini:
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